Con il termine Polizia s’intende un’istituzione finalizzata al contrasto della criminalità e al mantenimento dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza. A tal fine esistono più Forze di polizia che collaborano a livello internazionale.
INTERPOL
L’Organizzazione internazionale della Polizia criminale (International Criminal Police Organization), più nota come Interpol, si occupa di coordinare l’attività di polizia tra gli stati che ne fanno parte e di contrastare le reti mondiali della criminalità organizzata.
Istituita nel 1923 con il nome International Criminal Police Commission venne rifondata nel 1946, assumendo dieci anni dopo l’attuale nome e l’attuale struttura.
L’Interpol ha sede a Lione (Francia), non ha una propria forza di polizia, per cui il suo ruolo è di tipo coordinativo e di supporto. In ciascuno dei paesi membri è presente un ufficio centrale di polizia internazionale, questi cooperano tra loro e con le rispettive polizie nazionali per ricercare chi ha commesso reati in uno Stato estero e contrastare traffici e attività criminose svolte sul piano internazionale.
“Nel rispetto del principio di neutralità politica che la sua Carta costitutiva esplicita, l’Interpol non ha competenza in materia di crimini politici, militari e religiosi. Le principali aree dove invece l’organizzazione interviene ed è attiva sono: la pubblica sicurezza, il contrasto al terrorismo e la criminalità organizzata, la lotta contro la pirateria, i traffici illeciti di droga, di esseri umani e armi, e ancora il riciclaggio di denaro, la pornografia minorile, la corruzione, i crimini informatici e quelli ambientali.” (Enciclopedia Treccani)
EUROPOL
L’Europol (European Police Office) è un’agenzia dell’Unione Europea che promuove la cooperazione tra le forze di polizia nella prevenzione e lotta al terrorismo, al traffico illecito di stupefacenti, alla tratta di esseri umani e ad altre forme di criminalità organizzata.
Prevista dal Trattato di Maastricht del 1992, l’Europol è operativa dal 1998 con sede a L’Aia (Paesi Bassi). Suo obiettivo è migliorare l’efficienza dei servizi competenti degli Stati membri e la loro cooperazione in settori sempre più numerosi.
Dal 2017 Europol è diventata ufficialmente l‘Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria secondo quanto previsto dal nuovo regolamento concordato dal Parlamento e dal Consiglio nel 2016 che di fatto rafforza il ruolo di Europol nel sostenere la cooperazione tra le autorità di contrasto dell’UE contro il terrorismo, il crimine informatico e altre forme gravi e organizzate di criminalità.
“Per svolgere le sue funzioni, Europol gestisce un sistema computerizzato di raccolta di informazioni relative a persone sospette o condannate per infrazioni al diritto nazionale di uno Stato membro o comunque di competenza di Europol. Un’Autorità comune di controllo indipendente vigila sulle attività di Europol per garantire che la memorizzazione, il trattamento e l’impiego dei dati in suo possesso non ledano i diritti delle persone interessate.” (Enciclopedia Treccani)
CRIMINALPOL
La Criminalpol nasce in Italia negli anni Sessanta ad opera del capo della polizia Angelo Vicari, come una divisione per il coordinamento dell’Interpol con alcuni servizi investigativi interni.
Viene istituita nel 1984 come Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, ed è guidata da un vice direttore generale della Pubblica Sicurezza – direttore centrale della Polizia criminale che assicura i collegamenti tra la DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e gli altri uffici, reparti e strutture delle Forze di polizia, nonché il raccordo con le attività della direzione centrale dei Servizi Antidroga.
A livello nazionale la Criminalpol coordina le investigazioni di Polizia giudiziaria, raccoglie ed elabora i dati e le informazioni connesse ai criminali più rilevanti e ai latitanti, gestisce i collaboratori di giustizia e supporta a livello tecnico-scientifico gli organi investigativi e l’Autorità Giudiziaria.
A livello internazionale coopera nella lotta al crimine organizzato con reciproco scambio di informazioni e di strategie operative con l’Interpol, con l’Europol e SIReNE (Supplementary Information Request at the National Entries/Informazioni supplementari richieste agli ingressi nazionali), una sala operativa che funziona 24 ore su 24, con il compito di mettere in collegamento le autorità giudiziarie e di polizia di un Paese, con i loro colleghi degli altri stati Schengen al fine di acquisire le informazioni ulteriori.
Dopo l’accordo di Schengen del 1985, infatti, con l’apertura delle frontiere e la libera circolazione di persone e merci si è posta a livello europeo la necessità di preservare la sicurezza interna degli Stati membri e di agire in modo più efficace mediante la creazione di una banca dati comune denominata Sis (Sistema di informazione Schengen) e di un ufficio operativo denominato SIReNE in tutti gli Stati membri e paesi associati che fanno parte dell’Area Schengen.
POLIZIA
Con il termine Polizia s’intende un insieme di corpi militari e civili dello Stato, o di enti pubblici territoriali, il cui compito mira alla rimozione di tutte le cause che possono ostacolare la tranquilla e ordinata convivenza civile o ledere gli interessi legittimi dei singoli.
In Italia a livello nazionale ci sono quattro diversi corpi di polizia. Due corpi sono a ordinamento civile:
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la Polizia di Stato (PS), che dipende dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno con funzioni di polizia giudiziaria e amministrativa.
Venne istituita nel 1852 come Corpo delle guardie di Pubblica sicurezza, è stata riformata nel 1981 riorganizzando il suo status e la sua struttura, ed è stata smilitarizzata. Il Corpo, la cui funzione predominante è la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, acquisisce un’organizzazione civile ad ordinamento speciale con struttura molto articolata e un sistema di coordinamento delle forze di Polizia, tra le quali:
– la Polizia postale e delle comunicazioni,
– la Polizia stradale,
– la Polizia ferroviaria,
– la Polizia di frontiera,
– la Polizia scientifica.
A capo della Polizia di Stato è posto un prefetto con la qualifica di Capo della polizia – Direttore generale della Pubblica sicurezza affiancato da altri tre prefetti con diverse funzioni in qualità di vice-capo, ed è direttamente dipendente dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno.
Il suo motto è Sub Lege Libertas (Sotto la legge la libertà); -
la Polizia penitenziaria (Fiamme Azzurre), che dipende dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia con funzioni di polizia giudiziaria, di prevenzione e di polizia stradale e di ordine pubblico. È a ordinamento civile essendo stata smilitarizzata nel 1990, con competenze specializzate nei servizi inerenti alla gestione delle persone soggette a restrizioni della libertà personale e delle strutture carcerarie.
Il suo motto è Despondere Spem Munus Nostrum (Garantire la speranza è il nostro compito);
Gli altri due corpi sono a ordinamento militare:
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l’Arma dei Carabinieri (La Benemerita), che dipende dal Ministero della Difesa. Facente parte delle forze armate italiane ha al suo vertice un Comandante generale con il grado di Generale di Corpo d’Armata. Svolge funzioni sia di forza armata (in difesa dello Stato in caso di guerra) e di polizia militare, sia di polizia giudiziaria, ambientale, amministrativa, e di prevenzione.
Il suo motto è Nei Secoli Fedele; -
la Guardia di Finanza (Fiamme Gialle), che dipende dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. È parte integrante delle forze armate italiane, al suo vertice è un Comandante generale con il grado di Generale di Corpo d’Armata. Svolge il ruolo di polizia militare in ambito economico, finanziario e tributario.
Il suo motto è Nec Recisa Recedit (Neanche spezzata retrocede).
Nel 2016 cessa di esistere il Corpo Forestale dello Stato (La Forestale) nato nel 1822 ad ordinamento civile con funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, specializzato nella difesa del patrimonio agro-forestale e dipendente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Sue finalità erano la tutela dell’ambiente e del paesaggio, il controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare. Concorreva all’espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché al controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane.
Il suo motto era Pro Natura Opus et Vigilantia (a favore della natura opera e vigilanza).
Nasce quindi il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare alle dipendenze del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Il Corpo della Forestale viene quindi assorbito nell’Arma dei Carabinieri (ad eccezione dei Corpi Forestali Regionali delle 5 Regioni a statuto speciale: Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Valle d’Aosta che permangono).
Gli agenti specializzati nel servizio antincendio confluiscono nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Pompieri), un corpo civile statale di Soccorso pubblico e Protezione civile con funzioni anche di Polizia amministrativa e giudiziaria, dipendente dal Ministero dell’interno.
Il Servizio di Soccorso alpino forestale e le squadre nautiche e marittime sono stati trasferiti alla Guardia di Finanza, a cui sono affidate tutte le funzioni di polizia e di mantenimento dell’ordine pubblico in mare.
La sicurezza della navigazione marittima e di ricerca e soccorso sono invece di competenza del Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, uno dei corpi specialistici della Marina militare che dipende dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Sebbene non sia una Forza di polizia, ha anche compiti di polizia giudiziaria, di polizia tecnico-amministrativa marittima e di polizia ambientale in specifiche materie
A livello locale operano i corpi e servizi di Polizia locale (Vigili urbani), che dipende dagli Enti locali (Comune e Provincia) ed è a ordinamento civile, come la Polizia municipale e la Polizia provinciale o metropolitana.
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All’interno delle Forze di polizia vi sono Gruppi Sportivi come le Fiamme Gialle, le Fiamme Azzurre, le Fiamme Oro (Polizia di Stato) e le Fiamme Rosse (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) che si occupano di sport a livello agonistico e offrono atleti di eccellente livello allo sport italiano, e Bande musicali con musicisti di professione che si esibiscono in Italia e all’estero riscuotendo largo successo.
Le Forze di polizia hanno funzioni di tutela dell’ordine pubblico e pubblica sicurezza, e possono essere utilizzate anche per il servizio di pubblico soccorso. Nel tempo nei Corpi di polizia italiani sono stati istituiti specifici reparti con compiti specializzati, per la lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata, o per la sicurezza interna del Paese.
Compito delle autorità di pubblica sicurezza è quello di garantire le condizioni di pace sociale, prevenendo i fattori che potenzialmente la minacciano ed eliminando gli stati di turbativa già in atto.
L’ Autorità di pubblica sicurezza si articola:
– a livello nazionale, le cui attribuzioni sono esercitate dal Ministro dell’Interno,
– a livello provinciale, dove sono esercitate dal Prefetto e dal Questore,
– a livello locale, dove sono esercitate dal capo dell’ufficio di pubblica sicurezza del luogo (Questura nel capoluogo di provincia e Commissariati di Pubblica Sicurezza negli altri comuni) o, in mancanza, dal Sindaco in qualità di ufficiale del Governo che dipende funzionalmente dal Prefetto e dal Questore.
IL PREFETTO
Il Prefetto è un alto funzionario dello Stato che dipende dal Ministero dell’Interno.
Egli dirige la Prefettura (o Ufficio Territoriale del Governo) che è presente in ogni provincia e rappresenta a livello locale il Governo centrale, quindi anche gli altri ministri.
Il Prefetto è responsabile per le scelte di natura politico-amministrativo, a lui sono affidate molteplici funzioni in materia di ordine pubblico, immigrazione, ambito economico ed elettorale.
IL QUESTORE
Il Questore è un’autorità provinciale di pubblica sicurezza che dipende gerarchicamente dal Capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza, e non più dal Prefetto come era prima della Riforma della Polizia di Stato del 1981.
Il Questore assicura il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, utilizzando e coordinando tutte le forze di polizia presenti sul territorio; oltre a numerose altre competenze, è responsabile per le scelte da un punto di vista tecnico-operativo nella predisposizione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
Egli dirige la Questura (ufficio della Polizia di Stato) che è presente in ogni provincia e comprende oltre a vari uffici la Divisione anticrimine con:
la Squadra Mobile istituita tra gli anni 1950-60 per opera di Mario Nardone, commissario di pubblica sicurezza, cui sono demandati compiti di polizia giudiziaria e attività esclusivamente di tipo investigativo. Internamente è strutturata in sezioni, ognuna specializzata in una particolare categoria di reati;
la DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) attiva dal 1978 svolge attività investigativa e informativa finalizzata a contrastare eventuali attività eversive ed attività terroristiche. In particolare, in ambito dell’attività informativa segue le dinamiche interne al tifo sportivo, specie riguardo la tifoseria organizzata, i cosiddetti ultras.
Il suo motto è Primi insidias icere (Per primi scoprire le insidie);
i NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza), comunemente detti teste di cuoio, è un’unità speciale nata nel 1978 per contrastare il terrorismo in Italia, si è specializzata in operazioni ad alto rischio quali liberazione di ostaggi, cattura di pericolosi criminali o servizi di sicurezza e scorta per alte cariche dello Stato.
Il suo motto è Sicut Nox Silentes (Silenziosi come la notte);
la Polizia scientifica attiva dal 1902, è specializzata nelle investigazioni tecniche e scientifiche in particolare nei campi della chimica, della biologia e della fisica per l’espletamento di accertamenti di polizia giudiziaria e preventiva;
gli Artificieri attivi dal 1976 e dotati di sofisticate attrezzature, e i Tiratori scelti perfettamente addestrati utilizzano strumentazioni sofisticate, sono altre unità speciali che richiedono particolari requisiti psico-fisici, una formazione specifica e un costante addestramento.
A livello periferico nelle grandi provincie ci sono anche i Commissariati di pubblica sicurezza che dipendono dalle questure e ne riproducono in piccolo lo schema organizzativo interno. Loro compito è quello di venire incontro alle esigenze dei cittadini che vi abitano e di contrastare in modo più efficace la criminalità presente nel territorio.
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Un Nucleo Investigativo è presente anche nell’Arma dei Carabinieri: il ROS (Raggruppamento operativo speciale) con competenze in ambito della criminalità organizzata e del terrorismo.
Attivo dal 1990 il ROS è nato dalle ceneri del Nucleo speciale antiterrorismo creato dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa intorno ai primi anni Settanta del secolo scorso per contrastare il fenomeno del terrorismo su tutto il territorio nazionale.
Un’unità delle Forze speciali dell’Arma dei Carabinieri è il GIS (Gruppo Intervento Speciale) predisposto per azioni risolutive in situazioni ad alto rischio a livello nazionale e internazionale.
Fu costituito nel 1978 in piena emergenza terrorismo dall’allora Ministro dell’Interno Francesco Cossiga come unità delle forze dell’ordine (Teste di cuoio) per operazioni speciali anti-terrorismo e anti-guerriglia da affiancare alle attività investigative, attingendo all’allora Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” perché particolarmente addestrati ad intervenire nelle situazioni più rischiose anche in presenza d’ostaggi. Attualmente fornisce anche un supporto altamente qualificato ai reparti territoriali in occasione d’importanti operazioni di polizia.
Il suo motto è Silenziosi come la notte veloci come la folgore.
Il RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) dell’Arma dei Carabinieri si occupa delle indagini scientifiche ed è presente sul territorio nazionale con 4 sedi (Roma, Parma, Messina, Cagliari), ognuna competente per territorio e per materia, in cui si svolgono attività tecnico-scientifica nell’ambito delle indagini preliminari.
I RIS sono posti alle dipendenze del RaCIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), organo tecnico operativo istituito per le indagini tecnico-scientifiche richieste dalla Magistratura o dai Comandi dell’Arma, nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria o di altri particolari compiti d’istituto.