Lago di Caldonazzo – Trentino-Alto Adige/Südtirol

Il Lago di Caldonazzo è il più grande lago che si trova interamente in territorio Trentino, di fatto lo sarebbe il lago di Garda ma è condiviso con Lombardia e Veneto.
Come il vicino lago di Levico è sotto la provincia di Trento, è a 449 m di altitudine ed entrambi sono i due laghi più caldi del Centro-Sud Europa.

Nonostante le sue rive nel tempo siano state profondamente modificate per la realizzazione di importanti vie di comunicazione, e sia un lago molto frequentato, l’ambiente naturale è stato ben conservato. Nelle sue acque pulite, tanto da meritare la Bandiera Blu della FEE ci sono in particolar modo trote, scardole, lucci e carpe. È possibile praticare la pesca sportiva, famosa è la pesca al coregone.


Foto di albertosandrin da Pixabay

Nelle estese file di canneti trovano riparo specie rare di volatili come la cannaiola, il tarabusino e il martin pescatore, si possono osservare anche folaghe, germani reali e aironi cenerini. Si tratta di una zona protetta dove è stata reintrodotta la ninfea, pianta acquatica dai fiori splendidi scomparsa dal lago da alcuni decenni.

Uno specchio d’acqua lungo le cui rive si possono trovare spiagge libere e stabilimenti balneari.
Data l’ampiezza del lago è diventato da anni una meta per sport acquatici e competizioni che portano in Valsugana molti atleti e turisti sportivi. Si presta bene allo sci nautico e ad altri sport acquatici come la vela e il windsurf, alle immersioni subacquee, ma in particolare alla canoa che consente di esplorare il lago e di vedere scorci nascosti tra gli alberi.
Durante la stagione estiva vengono organizzate regate, gare di nuoto e le Finali Nazionali di Canoa giovanili.

Piacevole è anche andare a piedi o correre, per i più allenati si può praticare lo Skyrunning (la Corsa del cielo), una disciplina sportiva nata all’inizio degli anni Novanta. È un tipo di corsa in alta quota, si può arrivare a superare i 4000 m di altitudine, lungo percorsi tecnici, sconnessi e impegnativi, nevosi o rocciosi, a volte con passaggi attrezzati, i dislivelli sono notevoli. Si distinguono tre discipline dello skyrunning: Vertical, Ultra e Sky.


Foto di albertosandrin da Pixabay

Oppure piacevole è girare in bicicletta, meglio se in mountain bike su percorsi che portano ai bellissimi borghi storici molto tipici e tradizionali che si affacciano sul lago e che vale la pena visitare.

Si può anche salire al castello medievale di Pergine che si erge sul colle di Tegazzo e domina su tutta l’Alta Valsugana. Pare sia abitato da una dama bianca che si aggira per le stanze del maniero.

In passato rappresentava un ottimo punto strategico da cui controllare il transito sulla via Claudia Augusta.

VIA CLAUDIA AUGUSTA

È una delle strade di collegamento più importanti costruite dai Romani fra la penisola italiana e l’Europa centrale.
La Valsugana da secoli è terra di passaggio e di unione fra popoli e culture diverse.

La strada fu tracciata da Druso, figliastro di Augusto, e venne completata nel 47 d.C. da suo figlio, l’imperatore Claudio da cui prende il nome.
Partiva da Altinum (Altino, nei pressi di Venezia) importante città e attivo porto sull’alto Adriatico e arrivava fino al fiume Danubio, che rappresentava anche il limite dell’impero verso il centro Europa.
Costruita per ragioni militari e difensive. la via ripercorreva un tracciato già usato dai cacciatori preistorici, e divenne fondamentale per i contatti commerciali e culturali tra mondo mediterraneo e germanico.
L’esistenza e la denominazione della stessa ci sono tramandate dai testi latini incisi su due cippi onorari in pietra.

 

Tra le manifestazioni più spettacolari e folcloristiche  di Caldonazzo c’è il Palio dei Draghi, una sfida fra comuni in cui vengono usate delle imbarcazioni piuttosto insolite per l’ambiente alpino: i Dragon Boat, veloci barche a remi lunghe dodici metri con la prua a forma di testa di drago e un tamburo con cui si dà il ritmo a 20 rematori.
L’uso di questa imbarcazione trae origine da un’antica festa tradizionale della Cina, dove il Dragon Boat è diventato una disciplina disputando i primi Campionati del mondo nel 1995, a cui ha preso parte anche l’Italia.

In Trentino si disputa ogni anno il Campionato di Dragon Boat fin dal 2008.

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