La leggenda del panettone
La vigilia di Natale, mentre tutto il personale di cucina era impegnato a servire in tavola le numerose portate del cenone di Natale, a sorvegliare il forno era rimasto solo Toni, il servo più giovane e pasticcione, che aveva appena 12 anni.
«Bada alle focacce che stanno cuocendo» gli aveva raccomandato Ambrogione. Ma Toni, un po’ per la stanchezza, un po’ per il piacevole calore che il forno emanava, si appisolò. Dormì soltanto pochi minuti, ma quando si svegliò, dal forno usciva già una densa nube di fumo.
«Povero me, che disastro» si disperò Toni, strappandosi i capelli dalla testa. Che fare adesso? Come rimediare? Per fortuna sul bancone di legno era rimasta un po’ di pasta di pane. Senza perdere un istante, Toni afferrò la pasta, la lavorò, vi mescolò uova e burro. Poi l’addolcì con il miele, vi unì i canditi, l’ uva passa e la frutta secca. Infine mise tutto nel forno.
«Dove sono le focacce?» risuonò a un tratto la voce di Ambrogione, «Sono tutte bruciate – rispose Toni – ma potremmo servire questo dolce che ho appena preparato.»
Ambrogione fece buon viso a cattivo gioco e portò il dolce improvvisato da Toni sulla tavola dei signori di Milano, che lo apprezzarono molto.
Da allora il “pan di Toni”, o meglio il panettone, non mancò mai nel loro cenone natalizio. Il panettone si è conquistato un posto nel cuore di tutti i golosoni del mondo. Essi dicono che diventa particolarmente buono se lo si gusta in compagnia.
Tratto da: Ciaomaestra.it
Un’altra leggenda racconta di un convento di suore, nel quale la piccola suora cuciniera, suor Ughetta, inventò un dolce per i suoi poveri.
LE ORIGINI DEL PANETTONE
Il panettone nacque nel XV Secolo e divenne un dolce molto popolare, prima in Lombardia e poi in tutta Italia diventando il dolce simbolo del Natale. La pasta del panettone viene fatta lievitare più volte con un procedimento piuttosto laborioso che può durare ben oltre le 72 ore per ottenere un buon panettone a lenta lievitazione naturale da pasta acida.
Gli ingredienti principali sono: acqua, farina (occorre una farina forte), burro, zucchero, lievito naturale, uvetta sultanina, cedro candito, scorze di arancio candite, uova, vaniglia e sale.
Una volta veniva preparato solo in casa e prima di infornarlo il capo famiglia lo incideva con un taglio a croce in segno di buon auspicio per il nuovo anno.
Anche gli ingredienti avevano un loro significato: l’uvetta simboleggiava soldi, l’arancia amore e il cedro eternità, ovvero salute.
La ricetta
Tiramisù al panettone
Ingredienti:
400 gr di panettone
500 gr di mascarpone
1 bicchiere di rum
120 gr di zucchero
6 uova
100 gr di panna da montare
3 tazze di caffè
cacao amaro in polvere
200 gr di cioccolato amaro
Preparazione:
Rompete le uova e separate i tuorli dagli albumi.
Lavorate bene i tuorli con metà dello zucchero fino a che il composto risulti chiaro e cremoso.
A parte lavorare bene il mascarpone con una frusta per ridurlo in crema e, sempre lavorando, incorporate i tuorli sbattuti.
Montate a neve gli albumi, unite lo zucchero rimasto e lavorate ancora.
Montate anche la panna, quindi aggiungete il tutto al composto di mascarpone e lavorate fino a quando la crema risulti omogenea.
Tagliate a dadini il panettone privato della crosta, mettetelo in una ciotola e bagnatelo col caffè e il rum (facendo attenzione a non inzupparli in modo eccessivo).
Distribuite uno strato di panettone nei bicchieri individuali facendo in modo di compattarlo.
Coprite con uno strato di crema al mascarpone, livellatelo e spolverizzate con il cacao in polvere.
Ripetete la sequenza degli strati terminando con la crema e il cacao.
Decorate con il cioccolato amaro a scagliette e mettete in frigorifero fino al momento di servire e
Buon Appetito e buone feste!
Christmas Lights – Coldplay (2015)