La leggenda della ghirlanda di Natale
In Germania, una deliziosa leggenda racconta che tanto tempo fa una madre di famiglia, tutta indaffarata a pulire la sua casa per le feste di Natale, finì per spaventare i ragni che si trovavano nella casa, i quali andarono a rifugiarsi in soffitta. Quando la casa fu pulita i ragni uscirono dalla soffitta e con prudenza scesero la scale sulla punta delle loro otto piccole zampe per vedere cosa era successo. Che meraviglia! Che bell’albero di Natale! Per i ragni era una cosa nuova e nella loro felicità cominciarono a salire e scendere senza accorgersi che avevano ricoperto l’albero di mille fili grigi e polverosi.
Quando Babbo Natale scese dal camino con i suoi regali vide l’albero tutto ricoperto di ragni e di fili. In un primo momento si mise a ridere nel vedere la felicità dei ragni, poi pensò alla signora che aveva preparato l’albero e pulito la casa per il Natale. Magicamente egli trasformò i fili tesi dai ragni in fili d’oro e d’argento, e, per fare un dono gradito alla signora, creò una ghirlanda dai mille colori, che appoggiò sul camino. Da allora, tutte le famiglie utilizzano ghirlande vivaci per celebrare il Natale e per ricordare la bontà di Babbo Natale.
…nella storia
In epoca classica si usava utilizzare la ghirlanda intrecciata d’alloro (laurus nobilis), una pianta aromatica tipicamente mediterranea, come simbolo di sapienza e gloria. In età imperiale, spesso rappresentata nelle mani della dea Vittoria era attributo proprio degli imperatori. Nel Medioevo invece divenne simbolo di trionfo della poesia.
Nelle popolazioni germaniche pre-cristiane era usanza, al fine di mitigare l’arrivo del buio e come buon auspicio, riunirsi in famiglia intorno ad una ghirlanda all’interno della quale erano poste quattro candele, destinate ad illuminare la via fino al ritorno della primavera.
La ghirlanda trova così le sue origini nel Paganesimo, una delle forme più antiche di religiosità. Via via lungo il percorso di integrazione con il Cristianesimo, i simboli e i rituali pagani vennero mescolandosi o sovrapponendosi a quelli cristiani, cosicchè la ghirlanda venne adottata come simbolo per ricordare lo scorrere del tempo e il Natale che si sta avvicinando, per invitarci a vivere in famiglia l’avvento di Gesù, costante luce di speranza e verità.
L’AVVENTO
La corona è composta con ramoscelli di alberi sempreverdi, simbolo della continuità della vita, decorati con nastri e altro. All’interno ci sono cinque candele: tre viola e una rosa sono posizionate ai margini interni dei ramoscelli sempreverdi, la quarta bianca, è posizionata al centro delle altre. Sono gli stessi colori dei paramenti liturgici indossati dai sacerdoti in questo periodo.
La forma circolare della ghirlanda ci riporta all’eternità di Dio, che non ha né inizio né fine, all’immortalità dell’anima e alla vita eterna in Cristo. La corona è anche simbolo di regalità e vittoria: annuncia che il Bambino che stiamo attendendo è il Re che viene a vincere le tenebre con la sua luce.
A partire dalla Prima settimana d’Avvento quando la famiglia è riunita, si comincia ad accendere le candele, una alla settimana. La tradizione vuole che sia il più piccolo ad accenderle.
- La prima è la Candela del Profeta. È viola, colore del Tempo Liturgico, della penitenza e dell’attesa, ed è la candela della speranza. Ci ricorda che molti secoli prima della nascita di Gesù, i profeti ne hanno predetto la venuta. Il profeta Michea ha detto perfino che sarebbe nato a Betlemme.
- La seconda candela, viola, è definita Candela di Betlemme, la candela della chiamata universale alla salvezza, e ci ricorda il luogo dove è nato il nostro Salvatore.
- La terza candela, chiamata Candela dei Pastori, è rosa, la candela della gioia, poiché i pastori sono stati i primi a visitare ed adorare il bambino Gesù e a raccontare della sua nascita.
- La quarta candela, viola, è detta Candela degli Angeli, in onore degli Angeli che hanno annunciato agli uomini la nascita di Gesù.
- L’ultima, posta al centro delle altre, è quella bianca e raffigura Gesù, Luce del mondo: viene accesa la notte di Natale.
In America, in particolare, vi è proprio l’usanza natalizia delle ghirlande appese davanti a migliaia di porte d’ingresso di ogni casa. Anche sui camini, sulle porte interne e pareti libere una bella corona, adorna solitamente le abitazioni.
La corona fin dai tempi remoti è stata sempre simbolo di feste, di vittoria e di regalità. Imperatori romani e atleti vittoriosi alle gare delle olimpiadi greche erano fregiati da corone di alloro. Queste corone erano poi esposte nelle case o davanti le porte di ingresso per rendere noto a tutti la vittoria conseguita. Da qui la tradizione di fregiare gli ingressi di ghirlande ornamentali natalizie, per dare un’aria di festa ed allegria e anche un caldo benvenuto in quella casa.
In Italia l’uso di ghirlande è stato sempre limitato, e quasi sempre utilizzate da famiglie provenienti da altre nazioni. Uno dei motivi più noti è che le grosse ghirlande decorative troppo assomigliano a quelle ben altre corone tristemente usate in Italia nelle occasioni di lutto. Questa troppa assonanza ha sempre scoraggiato la diffusione di tale tradizione natalizia.
Solo negli ultimi anni si vedono sempre più spesso in vendita, nel periodo natalizio, ghirlande di ogni dimensione e ornamento.
La classica ghirlanda è costituita da una base ad anello, di solito erano in legno, ma oggi in plastica o di polistirolo, più leggere e facilmente lavorabili, molto adatte per lavori artigianali. Questo anello viene rivestito completamente di verde, muschio vero o artificiale, ma anche spugna verde di fiorai, poi vengono intrecciati rami di edera, anche finta, per poterne garantire una maggiore conservazione. Su questo intreccio vengono poste pigne, fiori, rametti colorati con glitter o dorati, può essere utilizzata anche frutta secca, come le arance o le mele rosse, che danno una bella colorazione vivace.
altre idee…
Preparare una ghirlanda natalizia da soli – oltre ad essere un divertente passatempo – rappresenta una scelta assolutamente economica e rispettosa dell’ambiente poiché si possono utilizzare “materiali” che si hanno a disposizione nel giardino o sul terrazzo/balcone.
Esistono svariati modi per realizzare una ghirlanda natalizia, la si può creare intrecciando ramoscelli freschi di pino o abete, agrifoglio, pungitopo e ginepro, edera, vischio, rosa di Natale, stella di Natale, bacche rosse o variamente colorate, fiori, ecc…
Oltre che con le fronde dei sempreverdi, la ghirlanda può essere composta anche con altri elementi decorativi. Ad esempio possiamo utilizzare le erbe aromatiche… continua
Jingle Bell Rock – Coro I Piccoli Cantori di Milano (2015)