Un’occasione straordinaria di ripensare tutto

L’11 settembre era un’occasione straordinaria di ripensare a tutto, così come l’uomo ha cercato di ripensare da capo dopo la Prima guerra mondiale.
Era successo qualcosa di nuovo e dinanzi a un mondo così cambiato non si può pensare in modo vecchio, non si può continuare a ricorrere alla vecchia conoscenza. E se bisogna pensare nuovo, bisogna pensare in grande, bisogna pensare senza pregiudizi, senza vecchi modi di reagire, senza tutta quella zavorra di sciocchezze che oggi assordano i giovani e li rendono sempre più delusi e senza speranza.
I politici, poveretti, devono ripetere sempre le stesse cose. Loro non hanno tempo per pensare; non agiscono, reagiscono. Ma quale fantasia, quale uomo eccezionale, quali due o tre uomini eccezionali ci sono adesso? Uno come Gandhi, se ci fosse stato, si sarebbe posto il problema:
“Se facciamo come abbiamo sempre fatto, torniamo a dove eravamo prima”.
È così ovvio! È lì che è stato fatto il grande errore. Tutti a dire “Se quelli ci attaccano, noi si riattaccano!”
L’unica cosa che bisogna fare quando compaiono i nemici è farli a pezzi. Vendetta! Sempre questa necessità di vendicarsi, di usare la violenza per risolvere il problema della violenza. Ora ci sono le guerre giuste, le guerre umanitarie, le guerre per aiutare gli altri. Ma sono sempre guerre, ammazzano. E non c’è nessuna guerra che ha messo fine alle guerre.
È lì dove io vedo che l’uomo ha un fondo di orribile animalità. Fra l’altro, noi usiamo sempre questa parola che è la meno appropriata di tutte, perché nessun animale si comporta come l’uomo.
Il leone quando attacca la gazzella non è mica incazzato, ha fame. E quando ne ha ammazzata una, basta. Torna a casa e ne dà un pezzetto allo sciacallo.
Si ride. No, ma è così, no? Noi diciamo “Ah, quelli si comportano come degli animali!” Ma non è vero! Non c’è animale che si comporti così. Il pescecane deve riempirsi di pesci. Apre la bocca e ne mangia delle migliaia, ma non sono i suoi nemici, sono il suo cibo!
L’uomo è una strana creatura, la più distruttiva che sia mai comparsa sulla faccia della terra. Neanche i dinosauri sono stati così distruttivi. Solo noi, solo questa orribile bestia bipede che ha la coscienza è capace di tanta assurdità, e di non migliorare. Questo uomo è penoso, penoso!
Millenni per non progredire di un passo.
Il mondo è pieno di violenza, di egoismo, l’uomo non ha fatto un passo avanti. Spiritualmente è rimasto uguale, identico. Ha paura della morte, ha paura di tutto, si sente insicuro, non sa chi è.
Mette questo Dio là fuori…

Tiziano Terzani

Tratto da: La fine è il mio inizio, 2006

 

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