BERI-BERI E LA VITAMINA B1

LA TIAMINA

La vitamina B1 (o tiamina) è necessaria per il metabolismo dei carboidrati (per produrre energia) e per la normale funzione dei nervi e del cuore. Il deficit di questa vitamina può derivare da una dieta carente. I soggetti che osservano una dieta a base di riso brillato (raffinato) sono a rischio di deficit da vitamina B1, perchè la brillatura rimuove quasi tutte le vitamine. Gli alcolisti, che spesso sostituiscono il cibo con l’alcol, sono esposti ad alto rischio di deficit.

In caso di deficit di questa vitamina, i sintomi iniziali sono vaghi e comprendono stanchezza, irritabilità, alterazioni della memoria, perdita dell’appetito, disturbi del sonno, disturbi addominali e perdita di peso. Infine, si può sviluppare un importante deficit di vitamina B1 (beri beri), caratterizzato da malformazioni nervose, cardiache e cerebrali.

BERI BERI

È una malattia che indica un importante deficit di tiamina, e causa sintomi diversi in soggetti diversi.

Una forma, definita beri beri secco, causa malformazioni nervose e muscolari. I sintomi comprendono sensazioni puntorie (spilli e aghi) alle dita dei piedi, una sensazione urente ai piedi (come un bruciore), particolarmente grave di notte, e dolore, debolezza e diminuzione della massa muscolare (atrofia) degli arti inferiori.

Il beriberi umido causa alterazioni cardiache. I sintomi comprendono elevata gittata cardiaca, frequenza cardiaca accelerata e dilatazione dei vasi sanguigni, che rende la cute calda e umida. Poichè il cuore non può mantenere una gittata elevata a lungo, alla fine si sviluppa uno scompenso cardiaco che determina un accumulo di liquidi nelle gambe (edema) e nei polmoni (congestione). Di conseguenza, la pressione arteriosa può precipitare, portando a shock e morte.

Le alterazioni cerebrali dovute al deficit di vitamina B1 si verificano soprattutto negli alcolisti (sindrome di Wernicke-Korsakoff).


RACHITISMO E LA VITAMINA D

LA VITAMINA D

Si possono distinguere due forme di vitamina D importanti per la nutrizione.
La vitamina D2 (ergocalciferolo), prodotta dalle piante, viene assunta con la dieta. I prodotti più comuni che contengono questa vitamina sono quelli arricchiti, come i cereali e i prodotti caseari. È presente nell’olio di fegato di merluzzo e nel pesce grasso.
La vitamina D3 (colecalciferolo) si forma nella cute dopo l’esposizione alla luce.

La vitamina D é contenuta soprattutto nel fegato; deve essere elaborata (metabolizzata) nel fegato e nei reni prima di essere convertita nella forma attiva.
La forma attiva favorisce l’assorbimento di calcio e di fosforo nell’intestino e quindi è necessaria per la formazione e il mantenimento della struttura ossea.
Il deficit di vitamina D può essere causato da una carenza di questa vitamina nella dieta o da un’esposizione non adeguata alla luce solare.

Poichè il latte materno non contiene grandi quantità di vitamina D, i neonati allattati al seno che non sono sufficientemente esposti alla luce solare possono sviluppare rachitismo e richiedono di solito dei supplementi.

RACHITISMO

Un deficit di vitamina D può causare un disturbo osseo, chiamato rachitismo nei bambini e osteomalacia negli adulti.
Alcune forme ereditarie rare di rachitismo si sviluppano perchè l’organismo non riesce a elaborare (metabolizzare) normalmente la vitamina D.

Gli spasmi muscolari, causati da un basso livello di calcio, rappresentano talvolta il primo sintomo di rachitismo nei bambini (anche se possono verificarsi a qualunque età). I bambini più grandi hanno difficoltà a sedersi e camminare carponi e gli spazi tra le ossa craniche (fontanelle) impiegano più tempo a chiudersi.
Nei bambini di età pari a 1-4 anni, l’accrescimento osseo può essere alterato, determinando una curvatura anomala del rachide (colonna vertebrale) e varismo (le ginocchia sono ruotate in modo da allontanarsi tra loro) o valgismo (le ginocchia sono ruotate verso l’interno) delle ginocchia. Questi bambini impiegano tempo prima di camminare.
Nei bambini grandi e negli adolescenti la deambulazione è dolorosa. L’osso pelvico può appiattirsi, restringendo il canale del parto nelle adolescenti. Negli adulti le ossa, soprattutto quelle della colonna, del bacino e delle gambe diventano più fragili. Le aree interessate sono dolenti al tatto e si possono verificare delle fatture.

Eccesso di vitamina D – L’assunzione quotidiana di dosi molto elevate di vitamina D, per diversi mesi, può causare tossicità e alti livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia).


PELLAGRA E LA VITAMINA PP

LA NIACINA

La vitamina PP (o niacina) è una vitamina essenziale per il metabolismo dei carboidrati, grassi e molte altre sostanze dell’organismo. Un deficit di niacina causa pellagra solo se è carente anche il triptofano. Il triptofano può essere convertito in niacina nell’organismo.

PELLAGRA

È una malattia causata dalla carenza o dal mancato assorbimento di vitamine del gruppo B, di niacina (vitamina PP), di triptofano, amminoacido essenziale necessario per la sua sintesi.

Le popolazioni che vivono in aree in cui il mais rappresenta l’alimento principale della dieta sono a rischio di sviluppare la pellagra perchè il granturco contiene una quantità minima di niacina e triptofano. Inoltre, la niacina contenuta nel mais non viene assorbita dall’intestino a meno che il granturco non venga trattato con alcali (come nel caso delle focacce).

La pellagra può essere una malattia stagionale, che compare ogni primavera e dura tutta l’estate, quando la dieta è costituita soprattutto da prodotti del granturco.
Gli alcolisti o altri soggetti denutriti, o comunque in un sistema alimentare fortemente squilibrato, sono a rischio di sviluppare la pellagra.

I sintomi interessano cute, tubo digerente ed encefalo (parte del sistema nervoso centrale contenuta nella scatola cranica). Può comparire un’eruzione cutanea simmetrica e arrossata, simile a una scottatura che peggiora se esposta alla luce solare (fotosensibilità). Le alterazioni cutanee sono persistenti e l’area interessata può diventare marrone e squamosa.
L’intero tubo digerente è interessato. La lingua e la bocca possono diventare infiammate e rosse, la lingua può gonfiarsi e la bocca può bruciare e si possono sviluppare ulcere su entrambe. Può essere presente bruciore in gola e lungo l’esofago. Gli altri sintomi comprendono nausea, vomito, stipsi e diarrea.
In seguito si sviluppano astenia, insonnia e apatia, con conseguenti disturbi funzionali del cervello. La malattia è caratterizzata da confusione, disorientamento, allucinazioni e amnesia.


LO SCORBUTO E LA VITAMINA C

ACIDO ASCORBICO

La vitamina C (o acido ascorbico) è essenziale per la formazione di tessuto osseo e connettivo (che fa da collante agli altri tessuti e organi). Questa vitamina permette l’assorbimento del ferro e facilita la guarigione delle ustioni e delle ferite.
Come la vitamina E, la vitamina C è un antiossidante: protegge le cellule contro i radicali liberi, sottoprodotti reattivi della normale attività cellulare.

SCORBUTO

Lo scorbuto è una malattia causata dalla carenza della vitamina C, provoca emorragie sottocutanee (ecchimosi), nelle gengive e nelle articolazioni. I sintomi sono irritabilità, depressione, perdita di peso, astenia e debolezza generale. Le gengive diventano gonfie, purpuree e spugnose e alla fine i denti diventano mobili. Può progredire con infezioni e mancata guarigione delle ferite.
Un apporto regolare di vitamina C è particolarmente importante durante la gravidanza; l’allattamento, interventi chirurgici e ustioni possono aumentare le richieste dell’organismo di questa vitamina. Il fumo ne aumenta la richiesta del 30-50%.
Un deficit di vitamina C può comparire quando si consumano solo carni essiccate, tè, toast e ortaggi in scatola.

Testo di riferimento: Il manuale della salute per tutta la famiglia – Merck, Raffaello Cortina editore, Springer 2004

Per approfondire: Vitamine – informazioni generali


 

Nota bene: questa non è una testata medica, le informazioni fornite da questo sito hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, pertanto occorre sempre fare riferimento al proprio medico di famiglia.