La chitarra slide

Dall’inglese to slide=scivolare. Tale tecnica chitarristica consiste nel far scivolare leggermente un oggetto di forma cilindrica (per esempio un collo di bottiglia opportunamente tagliato da cui l’altro nome per definire la tecnica slide: BOTTLENECK) sopra le corde, senza praticare alcuna pressione e prendendo come riferimento per l’altezza delle note le stanghette dei tasti.

Adottato in vari contesti musicali, dalla musica rock a quell’indiana, ha trovato piena utilizzazione espressiva nel blues attraverso l’opera di maestri come: Robert Johnson, Charley Patton, Bukka White, Tampa Red ecc..
Per quello che riguarda la chitarra acustica, per l’elettrica sono senz’altro da nominare Ry Cooder, Leo Kottke, Bob Brozman, Peter Finger, Sam Mitchell, John Hammond, Johnny Winter ecc.

Il “BOTTLENECK”

Letteralmente collo di bottiglia, deriva la sua origine curiosa appunto dal fatto che i musicisti usavano spezzare il collo delle bottiglie di whiskey ed utilizzare il collo di vetro in maniera che scivolasse sulle corde della chitarra riproducendo e simulando in tal modo quanto più possibile l’inflessione della voce umana.
Uno dei primi utilizzi del bottleneck era appunto quello di generare dei contrappunti musicali alle strofe cantate, una sorta di “seconda voce”, come si ascolta nelle registrazioni del grande Robert Johnson.

Lo “Slide”

Termine che comunemente indica anche lo stile chitarristico vero e proprio, inteso come tecnica di approccio della chitarra, è anche usato per indicare non più il collo di bottiglia ma l’utilizzo di una sorta di “tubo” di acciaio, nickel, rame che, scivolando sulle corde dava al suono una intensità maggiore, permettendo al musicista di avere una “ voce” più forte, all’interno del gruppo.

Il Growl

Con questo termine , letteralmente “Grugnito” si specifica un suono roco ottenuto dagli ottoni e da strumenti a fiato come i sassofoni e i clarinetti che si realizza attraverso il soffio e il parlato contemporaneamente emessi dallo strumento. Alcuni interpreti lo utilizzavano nel canto solamente, ad esempio B.B King o John Lee Hooker. Una tecnica che segnerà in modo indelebile anche il Metal.


Still Got The Blues – Gary Moore (1990)

Gli interpreti (stranieri e italiani)

Eccone alcuni: B.B. King, Eric Clapton, Johnny Winter, Muddy Waters, Elmore James, Howlin’ Wolf, Albert King, Magic Sam, John Mayall, John Lee Hooker, Ray Charles, Robert Johnson, Albert Collins, Gary Moore, Steve Ray Vaughan…
Pure in Italia abbiamo grandi artisti blues: Tolo Marton, Rudy Rotta, Paolo”catfish”Ganz.

Tratto da musicarmonica.com e bluessummit.com

Ai precedenti ascolti aggiungiamo qualcosina di moderno :


Ball Peen Hammer – Joe Bonamassa (2007)

Woke Up Dreaming – Joe Bonamassa (2003)


Alpine Valley – Tolo Marton


Roadhouse Blues – Eric Sardinas


Devil Woman – Bruce Willis

a cura di Falconer

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Il Blues

ALTRI GENERI MUSICALI

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