Il 2010 si apre con un nuovo concerto di Francesco De Gregori insieme a Lucio Dalla, che in breve tempo registra il tutto esaurito in prevendita. Seguono altri concerti in cui viene presentato un inedito “Non basta saper cantare” e di un album condiviso Work in Progress con ventinove tracce che raccontano l’intera storia musicale dei due cantautori.
Il 22 marzo 2010 Dalla e De Gregori sono la coppia di artisti protagonista di “Due”, un programma musicale di Rai Due. Poi iniziano un nuovo tour non più negli stadi come trent’anni prima, ma nelle piazze e nei luoghi di tutta Italia che si protrarrà fino al 2011, partecipando al concerto del 1 maggio a Roma, per concludere il tour a Saint Vincent.
Nel 2012 De Gregori pubblica ben tre dischi, due dal vivo e uno in studio: “Pubs and clubs – Live@the Place” di Roma andato in streaming gratuito su YouTube; “Vola vola vola” live di musiche e canti popolari in cui duetta con Maria Nazionale, celebre cantante napoletana; infine il nuovo disco di inediti “Sulla strada” in cui duetta con Malika Ayane e altre due canzoni vedono la partecipazione di Nicola Piovani, pianista, compositore e direttore d’orchestra italiano. Il disco a marzo 2013 viene certificato disco d’oro per le oltre 30.000 copie vendute.
Sempre nel 2012 alla Mostra del cinema di Venezia viene presentato alle Giornate degli Autori un film-documentario diretto da Stefano Pistolini intitolato Finestre Rotte sul De Gregori attuale, non biografico, attraverso un’estate di concerti come quella 2011 e una serie di conversazioni ai quattro angoli del nostro paese.
Tra il 2012 e il 2013 il cantante si cimenta alla conduzione di alcuni programmi radiofonici su Radio Capital e su Radio Tre.
Nel 2013 al Palais Saint Vincent (Aosta) in compagnia del gruppo valdostano L’Orage propone per la prima volta al pubblico una rilettura in chiave folk-rock di una dozzina dei suoi brani.
Inoltre la casa editrice Emons produce un audiolibro sul romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad, letto dall’artista.
Il 4 aprile 2013 durante il “De Gregori Day” in occasione del suo 62esimo compleanno, De Gregori è ospite al Circolo dei Lettori di Torino in compagnia di Steve Della Casa e Gabriele Ferraris dove presenta Sulla Strada – Photo Edition un libro in formato CD che raccoglie le foto scattate durante la lavorazione dell’ultimo album “Sulla strada” comprendente anche i testi completi delle canzoni e il nuovo album raccolta intitolato “Oggi” disponibile solo su iTunes, che raggiunge presto le prime posizioni degli album più venduti.
Il 28 maggio 2013 De Gregori apre la Partita del cuore cantando allo Juventus Stadium “Ragazza del ’95”, tratta dall’ultimo album Sulla strada, cantata anche il 3 giugno 2013 al Foro Italico di Roma in occasione dei Wind Music Awards 2013.
CURIOSITÀ
• Nel 1994 De Gregori ha partecipato come session man alla prima puntata del varietà di Serena Dandini e Corrado Guzzanti Tunnel, senza che fosse svelata la sua vera identità, salvo essere accreditato nei titoli di coda della trasmissione.
• Nel 2003 ha preso parte al primo film di Franco Battiato Perduto amor, vincitore del Nastro d’Argento e riconosciuto come d’interesse culturale nazionale dalla Direzione generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano.
• Contrariamente a numerose quanto infondate voci, la canzone La donna cannone non è stata scritta per Mia Martini. È stato lo stesso De Gregori a negarlo durante un’intervista a RadioDue del 25 novembre 1996 (“No, signora, mi tocca smentirla, mi dispiace. Non l’ho scritta per Mia Martini, anche se lei l’ha cantata e io sono stato molto felice di questo suo omaggio” )
• Pur essendosi sempre dichiarato di centrosinistra, Francesco De Gregori ha sempre avuto grande stima per i Radicali e in particolare per Marco Pannella. Proprio a Pannella si riferisce la canzone Il signor Hood (comunque ispirata al “bandito buono” John Wesley Harding, cantato anche da Bob Dylan nell’album omonimo), contenuta nell’album Rimmel, dove spicca il sottotitolo “A M. con autonomia”.
«Francesco De Gregori è un uomo accurato nei movimenti, nei ragionamenti, nelle cose che dice, in come le dice: praticamente non sbaglia mai. Nella sua musica c’è la sublimazione del discorso: Francesco è esigente prima di tutto con se stesso. Colloca le sue canzoni sul piano dell’arte, come quadri, sculture, pezzi unici. Va filmato con delicatezza: si lavora con un’estetica complessa, sebbene ci sia la familiarità con quei pezzi e con quella voce. Contano i punti di vista, il rispetto delle proporzioni, la profondità di campo. De Gregori va aspettato a centrocampo».
Stefano Pistolini, 2012
“Più che poesia sarebbe più giusto descrivere il mio modo di fare canzoni come parte della letteratura del mondo di oggi”.
“Nelle mie canzoni ci sono troppe parole e le regole della radio di oggi le parole le mettono al bando”.
“Quello della politica è l’equivoco più delicato che mi riguarda. Sono di sinistra, però in più occasioni ci sono state appropriazioni indebite, fraintendimenti e collocazioni che non mi sono piaciute”.
“L’ombra di mio padre due volte la mia,
lui camminava e io correvo.”
“Da anni accumulo idee. E poi le scrivo su qualche foglietto.
Spesso le perdo o le dimentico, quindi quelle che restano sono sicuramente le più significative”.
“Sono di sinistra, ma non le appartengo.
Voglio avere la libertà di poter verificare sempre le mie scelte e quelle degli altri.”
“Credo che lo spartiacque tra la canzone tramandata oralmente e quella diffusa attraverso i mezzi di comunicazione di massa possa essere fatto risalire alla nascita del festival di Sanremo e alla sua diffusione in TV. C’è stato indubbiamente un cambiamento di temperatura, in quegli anni, sia nel modo di scrivere canzoni che nel modo di ascoltarle.
Ma sempre di musica popolare si tratta”.
Francesco De Gregori
⇐ Francesco De Gregori – parte prima