Pedofilia e turismo sessuale


Attenzione: contenuto potenzialmente sensibile, non adatto ai minori d’età.


La pedofilia consiste nella preferenza di rapporti sessuali con i bambini. Nelle società occidentali si parla di pedofilia in caso di fantasie o rapporti sessuali con un bambino di età inferiore ai 13 anni da parte di un soggetto di almeno 16 anni. Alcuni pedofili vengono attratti solo da bambini, spesso compresi in una precisa fascia di età o stadio di sviluppo, mentre altri sono attratti sia dai bambini che dagli adulti.

Sebbene le legislazioni dei diversi stati siano differenti, generalmente la legge ritiene che un soggetto maggiore di 18 anni commette uno stupro se la vittima ha meno di 16 anni. I casi di stupro su minori spesso non corrispondono alla definizione di pedofilia, mettendo in luce la natura piuttosto arbitraria della scelta di una precisa soglia di età, in una definizione medica o legale.

La pedofilia è molto più frequente tra gli uomini che tra le donne. Sia i ragazzi che le ragazze possono esserne vittime, sebbene sia stato riportato un numero maggiore di casi nei confronti del sesso femminile. I pedofili possono interessarsi a bambini del proprio contesto famigliare (incesto) oppure esterni ad esso.
I bambini vengono costretti ad avere rapporti sessuali con la forza o la coercizione, facendo ricorso a minacce per impedire alla vittima di rivelare quanto accaduto.

La pedofilia può essere trattata con la psicoterapia e con farmaci che alterano l’istinto sessuale, con risultati variabili. Tale trattamento può essere richiesto volontariamente o solo in seguito a un arresto e a un’azione legale. La reclusione in carcere, anche per lungo tempo, non modifica i desideri o le fantasie di tipo pedofilo.

PEDOFILIA e TURISMO SESSUALE

Il turismo sessuale è pratica molto diffusa in Europa, un fenomeno che è in crescita sia tra gli uomini che tra le donne. Un vero e proprio business. Non a caso pedopornografia e turismo sessuale sono tra le attività più redditizie della malavita organizzata.
In particolare, molti sono gli europei che ogni anno si recano all’estero per fare sesso con i minori che spesso risultano non essere tutelati in quei paesi dove vige una situazione di estrema povertà e corruzione. Il tutto “coperto” da una certa omertà, specie per quanto riguarda i Media. Si sa, è un argomento piuttosto ostico di cui non piace molto sentir parlare…  E gli italiani risultano essere i detentori di questo miserabile primato.
Se poi si somma il fatto che a tale pratica fanno seguito milioni di aborti, e sempre più casi di epatite virale e di Hiv (virus dell’immunodeficienza umana) la faccenda diventa ancora più drammatica.


Tutte le perversioni, nella misura in cui sottraggono all’altro la sua soggettività per ridurlo alla pura opacità della sua carne, giocano con la morte, dove la soggettività si estingue e il corpo si raggela nell’immobilità della carne.

Umberto Galimberti, Le cose dell’amore, 2004

 

 

Bambini violati, violentati, venduti, fatti prostituire, a volte ceduti dagli stessi genitori, saranno gli adulti di domani, marchiati da un profondo danno fisico e interiore, un crimine contro l’umanità.

Il colmo è che il fenomeno si è così diffuso che molti di questi predatori, pare, sottovalutino o non siano nemmeno consapevoli della gravità di ciò che fanno. Così negli aeroporti si è cominciato ad affiggere manifesti che avvisano che fare sesso con i minori è un grave reato penale e si rischiano molti anni di carcere.

In particolare è stata attivata la campagna internazionale Stop sexual tourism a tutela dei “Diritti Minorili nel Mondo”, in cui è prevista l’affissione di un manifesto informativo in 57 aeroporti italiani. La campagna è promossa dall’Associazione Fiori di Acciaio, in collaborazione con Mete Onlus e patrocinata dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e si pone lo scopo di denunciare la situazione e sensibilizzare sul dramma delle vittime, e al tempo stesso mettere in guardia dai rischi legali e per la salute a cui va incontro chi paga un minore per fare sesso. Lo scambio di denaro in cambio di una prestazione sessuale è prostituzione minorile a tutti gli effetti ed è un reato.

In Italia vige la legge 269/1998, “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù”, aggiornata poi dalla 38/2006, “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet”.
È ritenuta una normativa molto avanzata, una delle prime che prevede il principio di extraterritorialità: gli italiani che compiono turismo sessuale potrebbero essere inquisiti nello stato estero, su denuncia delle vittime, e poi in Italia, d’ufficio, dalla magistratura.

La rete è anche un luogo di cattivi incontri: pornografia, pedofilia, chat dove dietro nomi di fantasia possono celarsi adescatori di ogni tipo. Che fare? Si può scegliere di fare utilizzare internet ai propri figli solo in presenza di un adulto, ma cresceranno con l’ idea che c’è qualcosa di proibito e, appena possibile, cercheranno di scoprirlo. Meglio imparare ad usare il pc (lo so, non è facile, i bambini smanettano come se fossero nati con quella macchina che a noi sembra un oggetto complicato, accidenti). Ma c’è sempre un amico più esperto disposto ad insegnare come si controllano i siti recentemente visitati. Certo, anche i bambini più scaltri impareranno presto a cancellare le tracce lasciate durante la navigazione. Ma a quel punto saranno abbastanza grandi da sapersi difendere da soli.

Marco Pratellesi, su Corriere della sera, 2006


Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto,
questo aiuto non potrà venire che dal bambino,
perché in lui si costruisce l’uomo.

Maria Montessori
Educazione per un mondo nuovo, 1947


 

 

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