Pussy Riot: donne, musica e rivoluzione

Una preghiera punk per la libertà


Police State – Pussy Riot (2017)

Le Pussy Riot sono una band punk di Mosca, organizzate come collettivo di circa una decina di membri, più altri quindici che si occupano della gestione dei loro video. Una formazione particolare per un gruppo che non è una vera e propria band, ma piuttosto un movimento di attivisti ispirato al punk e alle controculture. Ecco alcune cose che forse non sapevate su di loro:

  • si sono formate appena un anno fa, nell’agosto del 2011, da una costola del collettivo artistico Voina, con l’intenzione di organizzare azioni di protesta contro le politiche governative contro le donne;

  • prima della performance nella chiesa ortodossa che ha portato all’arresto e alla detenzione di tre membri del gruppo, le azioni di maggiore rilievo in passato erano state un concerto vicino a una prigione (dicembre 2011) e una esibizione contro Putin nel bel mezzo della Piazza Rossa (febbraio 2012);

  • le Pussy Riot si ispirano a gruppi Oi!, un filone del punk che nasce strettamente connesso alle classi operaie del Regno Unito, al punk femminile americano e nello specifico al fenomeno delle Riot grrl, il movimento delle “ragazze arrabbiate” che si sviluppò sulla West Coast negli anni Novanta;

  • nelle loro performance, le Pussy Riot vestono abiti colorati e leggins, mentre i loro volti sono coperti dagli iconici passamontagna (balaclava) colorati

  • le azioni femministe delle Pussy Riot possono ricordare quelle di altri gruppi simili del blocco ex sovietico, e talvolta vengono per esempio paragonate alle Femen, il collettivo ucraino che protesta in topless contro il governo e la condizione delle donne.

LA RUSSIA E LE PUSSY RIOT

La storia della misteriosa punk band femminile che contesta Putin: due ragazze accusate di farne parte rischiano sette anni di carcere.

14 marzo 2012

Da un paio di settimane in Russia si parla molto delle Pussy Riot, una misteriosa band musicale punk composta solo da donne protagonista negli ultimi tempi di una serie di proteste contro il governo russo, Vladimir Putin e il suo partito Russia Unita. Due presunti membri della band, Nadezhda Tolokonnikova e Mariya Alekhina, sono state arrestate lo scorso 21 febbraio dopo un’esibizione giudicata blasfema: le Pussy Riot sono salite sul sagrato della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca e hanno cominciato a cantare una canzone che faceva così: “Madonna, liberaci da Putin”.

I religiosi della chiesa hanno chiamato subito la polizia. Alcuni sono riusciti a scappare ma non Tolokonnikova e Alekhina, che sono state fermate successivamente insieme ad altre quattro persone, poi rilasciate su cauzione. Le due giovani donne, che saranno in stato di fermo fino al 24 aprile in attesa del processo, sono accusate di teppismo e rischiano fino a 7 anni di carcere. Tolokonnikova e Alekhina hanno figli molto piccoli e dicono di essere vittime di uno scambio di persona. Proprio oggi ci sono state proteste al di fuori del tribunale che ha deciso la custodia cautelare delle due e altre quattro persone sono state fermate dalla polizia. Secondo l’Associated Press, le due arrestate avrebbero cominciato oggi lo sciopero della fame in segno di protesta… continua

Le Pussy Riot rischiano di perdere i figli

Dopo la condanna al carcere, le cantanti temono l’azione dei servizi sociali. Intanto Mosca respinge le critiche alla sentenza che arrivano da tutto il mondo

domenica 19 agosto 2012

ROMA – Dopo la condanna ora rischiano di perdere i figli. Continua la tempesta sulle due componenti del gruppo punk Pussy Riot. Le autorità russe potrebbero, infatti, togliere i figli a Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina condannate a due anni di carcere per aver cantato un brano anti-Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Le cantanti temono che i servizi sociali possano portarli via dalle loro famiglie.


PUSSY RIOT/ Cos’è la libertà per le “figlie” di Eminem e Madonna?

di Monica Mondo
domenica 19 agosto 2012

Bisogna occuparsi delle Pussy Riot, bisogna costringersi a riflettere  e prendere posizione. Bisogna. Non se ne avrebbe voglia, perché la faccenda è spinosa, non si può stare di qua o di là: e comunque la rigiri, rischi di passare per oscurantista, antidemocratico, oppure di entrare nel coro degli indignati che le ergono a eroine di libertà, da pulpiti non così attenti ai diritti della persona quando si tratta, che so, di condannare i massacri dei cristiani o le abituali violazioni della dignità delle donne nei paesi arabi (e nei nostri paesi europei forse no?).

Dunque, le ragazze sono cantanti rock. Cattive, arrabbiate. La storia del rock è piena di arrabbiati più di loro, usi a manifestazioni eclatanti e provocatorie, allo sballo per stupefacenti, alle manette e al carcere per percosse, insulti eccetera. Niente di nuovo. Le ragazze ce l’hanno con Putin, però, e questo è lecito e comprensibile. Difficile pensare alla Russia come a un Paese in cui libertà e diritti democratici sono garantiti. Elezioni farsa, una monocrazia che tacita il dissenso, e quando non lo tacita lo fa fuori, Politovskaja e colleghi insegnano.

Quasi quasi queste Pussy Riot fanno simpatia… continua

 

Commento:  Con tutto quello di negativo a cui assistiamo giornalmente, non riesco a capacitarmi di questa ostinata persecuzione verso le donne che hanno il coraggio delle proprie idee.
Mi è venuta in mente una scena del film Jesus Christ Superstar di Norman Jewison che a suo tempo, nel 1973, fece scalpore ma diede un’immagine di Gesù quanto mai realista e giusta, di quanto fu un rivoluzionario e questa scena è molto forte…

Leda

The Temple [Il tempio]
Gesù e i Dodici arrivano al tempio e lo scoprono ridotto a un covo di ladri, di mercanti senza scrupoli e di prostitute: si rendono conto del degrado della loro civiltà e della perdita dei valori religiosi. Gesù caccia i mercanti dal tempio, distruggendo tutto quello che trova. Sconsolato si allontana pensieroso, ma finisce in una zona ancora più degradata, riservata ai lebbrosi che lo sommergono nel tentativo, toccandolo, di ottenere una guarigione miracolosa.

 

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