A MANI VUOTE
Ai tempi di Erode, la notte in cui nacque Gesù, gli angeli portarono la buona notizia ai pastori. C’era un pastore poverissimo, tanto povero che non aveva nulla. Quando i suoi amici decisero di andare alla grotta portando qualche dono, invitarono anche lui. Ma lui diceva: “Io non posso venire, sono a mani vuote, che posso fare?”. Ma gli altri tanto dissero e fecero, che lo convinsero.
Così arrivarono dov’era il bambino, con sua Madre e Giuseppe. Maria aveva tra le braccia il bambino e sorrideva vedendo la generosità di chi offriva cacio, lana o qualche frutto. Scorse il pastore che non aveva nulla e gli fece cenno di venire. Lui si fece avanti imbarazzato. Maria, per avere libere le mani e ricevere i doni dei pastori, depose dolcemente il bambino tra le braccia del pastore che era a mani vuote.
di Silvano Fausti
Dipinto ad olio “Adorazione dei pastori (La Notte)”
di Correggio, 1525-1530 – Gemäldegalerie, Dresda (Germania)
Il Natale al tempo dei nostri nonni era molto più povero e misero rispetto ad oggi, però la cosa più importante era che i bambini si accontentavano di una misera strenna senza alcun lamento, in passato c’era più solidarietà e meno egoismo. Oggi, invece siamo tempestati da una marea di notizie e manifesti, che ci invitano ed obbligano ad acquistare più di quanto noi vogliamo; molti spot pubblicitari, infatti, con l’allegria dei loro colori e delle canzonette solidali che fanno da sfondo, sono solo un’illusione ed hanno solamente lo scopo di invogliare la gente a comprare il determinato prodotto che viene esposto. Noi ragazzi, poi, siamo diventati troppo esigenti e pretendiamo più di quello che i nostri genitori ci potrebbero dare. Secondo noi, ogni persona dovrebbe farsi un piccolo esame di coscienza e rendersi conto che a Natale sarebbe meglio migliorare il proprio modo di essere, diventando più buoni e generosi, compiendo anche un piccolo gesto di carità verso il prossimo, che per tante persone costa molta fatica, invece di pretendere cose troppo costose.
La festa di Natale non deve essere considerata tanto per i regali che si ricevono, ma soprattutto per quella persona speciale, Gesù, che viene ad abitare nel nostro cuore guidandoci sulla giusta strada e consigliandoci nei piccoli e grandi gesti d’ogni giorno, i quali possono cambiare di molto la nostra vita e farci riflettere di più sulle azioni che compiamo.
Debora e Valentina
3 B scuola secondaria 1°grado