La festa degli alberi

Fin dai tempi più antichi all’Albero ed ai boschi veniva attribuita una grande importanza, e già nella primissima epoca romana gli alberi erano classificati in olimpici, monumentali, divinizzanti, eroici, ferali, felici, infausti; i boschi erano suddivisi in sacri, divinizzanti e profani.
Si può dire che i Romani, con le loro usanze ed i loro culti precorsero l’odierna festa degli alberi; questi erano tutelati e conservati anche per motivi legati alla religione ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca. Con l’esempio di pubbliche piantagioni si volle poi insinuare nel popolo l’importanza della coltivazione degli alberi, imitando peraltro in quest’aspetto le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali presso i quali erano già diffuse la pratica dell’albericoltura e dell’impianto di boschi.
Numerosi sono i documenti del passato che testimoniano quanto diffuso fosse l’impianto di nuove piantine in occasione di feste, ricorrenze ed avvenimenti.

Festa Lucaria – era la più grande festa silvana in epoca romana, cadeva il 19 luglio, nel corso della quale, oltre ai riti propiziatori si festeggiavano le particelle di bosco impiantate nei mesi precedenti.
Numerosi erano i numi e i geni tutelari dei boschi e delle selve come Silvano che veniva rappresentato in procinto di collocare a dimora una piantina di cipresso.

Arbor day – intorno alla seconda metà dell’Ottocento in alcuni stati del Nord America, in conseguenza a spaventose inondazioni, larga parte del territorio fu colpita da disastrosi disboscamenti. La necessità di educare la popolazione al rispetto ed all’amore degli alberi anche attraverso una celebrazione, si concretizzò per la prima volta nel 1872, quando il Governatore dello Stato del Nebraska, Sterling Morton, pensò di dedicare un giorno all’anno alla piantagione di alberi per creare una coscienza ecologica nella popolazione e per accrescere, così, anche il patrimonio forestale del proprio paese.
Quel giorno fu chiamato Arbor day e la sua risonanza giunse anche in Europa dove trovò molti estimatori che diffusero l’iniziativa.

La festa degli alberi – fu celebrata in Italia per la prima volta nel 1898 per iniziativa dallo statista Guido Baccelli, quando ricopriva la carica di Ministro della Pubblica Istruzione.
Fu istituzionalizzata con la Legge Forestale del 1923 art. 104 “E’ istituita la Festa degli alberi. Essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i Ministri dell’Economia Nazionale e dell’Istruzione Pubblica“. Ciò aveva lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l’amore per la natura e per la difesa degli alberi.
Nel 1951 una circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la “Festa degli alberi” si dovesse svolgere il 21 Novembre di ogni anno, con possibilità di differire tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna.
La celebrazione si è svolta con regolarità e con rilevanza nazionale fino al 1979; successivamente è stata delegata alle Regioni che hanno provveduto e provvedono localmente ad organizzare gli eventi celebrativi.

La “Festa degli Alberi” è una delle più antiche cerimonie nate in ambito forestale e rappresenta la celebrazione che meglio dimostra come il culto ed il rispetto dell’albero affermino il progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo. Oggi, mantiene inalterato il valore delle sue finalità istitutive che sono ancor più attuali di un secolo fa e rappresenta un importante strumento per creare una sana coscienza ecologica nelle generazioni future che si troveranno ad affrontare problemi ed emergenze ambientali sempre nuovi e su scala globale.

a cura del Corpo Forestale dello Stato

Il Corpo forestale dello Stato, istituito nel 1822, è una forza di polizia ad ordinamento civile, specializzata nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico, nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale e agroalimentare. La molteplicità dei compiti affidati alla Forestale affonda le radici in una storia professionale dedicata alla difesa dei boschi, che si è evoluta nel tempo fino a comprendere ogni attività di salvaguardia delle risorse agroambientali, del patrimonio faunistico e naturalistico nazionale.

Il personale del Corpo ammonta a circa 8.500 unità ed è preposto alla sorveglianza dei Parchi, delle Aree Naturali Protette e delle 130 Riserve Naturali dello Stato, dove svolge progetti di ricerca e conservazione nonché attività di educazione ambientale.

Discariche incontrollate, sversamenti illegali, inquinamento delle falde acquifere, distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, incendi ed abusivismo edilizio sono solo alcuni dei fenomeni che impegnano il personale della Forestale in tutte le sue articolazioni territoriali, dai comandi stazione ai nuclei investigativi specializzati. Il Corpo forestale dello Stato svolge inoltre compiti di polizia venatoria per reprimere il bracconaggio e di controllo sulla pesca nelle acque interne.
Garantisce anche l’applicazione della Convenzione di Washington che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e di flora minacciate di estinzione e opera per la prevenzione e repressione delle violazioni in materia di benessere degli animali.
Oltre a questi impegni storici, la Forestale è chiamata ad operare su nuove frontiere per reprimere le frodi in danno alla sicurezza alimentare che rappresentano una minaccia a uno dei settori più importanti del sistema produttivo nazionale: l’agricoltura di qualità.
Il Corpo forestale dello Stato si è dotato di tutti gli strumenti per garantire la sicurezza degli abitanti dei territori montani e degli amanti degli sport invernali. Competenze a tutto campo, che vanno dal monitoraggio del territorio innevato e della risorsa neve, alla prevenzione del rischio valanghe, fino alla vigilanza e al soccorso sulle piste da sci.
Infine svolge funzioni di polizia giudiziaria e concorre a garantire l’ordine, la sicurezza pubblica e il pubblico soccorso.

a cura del Corpo Forestale dello Stato

AGGIORNAMENTO: Il Corpo Forestale dello Stato nel 2016 cessa di esistere e viene istituito il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare alle dipendenze del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

 

La festa degli alberi è una cerimonia che rappresenta sovente l’unica occasione per molti cittadini e giovani studenti di compiere un’azione concreta per la difesa, l’incremento e la valorizzazione della funzione essenziale del patrimonio arboreo le boschivo nazionale per la collettività.
L’albero oggi non è più sentito dal cittadino moderno come elemento fondamentale per la vita, in quanto fonte di energia calorica o elemento strutturale indispensabile per le abitazioni e la formazione degli attrezzi; e non è nemmeno più sentito come un elemento decorativo, edonistico, capace di valorizzare lo status sociale legato ad una gratificazione data dal piacere di possedere un oggetto “vivente”.
All’indomani dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, i vegetali e gli alberi, in quanto contribuiscono a ridurre i gas serra, tornano nuovamente ad essere alleati strategici dell’uomo per garantirgli la sopravvivenza sul pianeta Terra.

a cura di Legambiente

LEGAMBIENTE

Ambientalismo scientifico, volontariato, solidarietà: una passione lunga trent’anni.

Legambiente è nata nel 1980, erede dei primi nuclei ecologisti e del movimento antinucleare che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale nella seconda metà degli anni ’70.
Tratto distintivo dell’associazione è stato fin dall’inizio l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.

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Legambiente è un’associazione senza fini di lucro, le attività che organizziamo sono frutto dell’impegno volontario di migliaia di cittadini che con tenacia, fantasia e creatività si impegnano per tenere alta l’attenzione sulle emergenze ambientali del Paese.

 

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