Non c’è niente che non si possa fare quando si ha fame, aspettare con rassegnazione che passi, non serve. Quanto alle superstizioni, a quel che si dice, valgono meno di una foglia al vento.
Sapete cos’è il tormento del digiuno prolungato? Quell’agonia logorante, pensieri oscuri, la tetra bestialità che poco a poco cresce. Io lo so, per cercare di calmare la fame un uomo deve tirar fuori tutta la sua forza.
Vi assicuro che è più facile far fronte alla morte, all’infamia, alla perdita della propria anima che a questo tipo di fame protratta. Triste, ma vero. E non c’è ragione al mondo perchè quegli esseri si facessero degli scrupoli. Il ritegno, era più facile aspettarselo da una iena che si aggiri famelica fra i cadaveri in un campo di battaglia. Eppure era così, si stavano comportando così, non c’era dubbio.
Cuore di tenebra di Joseph Conrad, 1902
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici…