Dalle donne: Maria Callas

Maria Callas (1923-1977)

Nacque decisamente non bella, fu rifiutata nei primi quattro giorni di vita dalla madre perché voleva un figlio maschio che sostituisse un figlio precedente morto. Inoltre fin da bambina ebbe dei problemi di sovrappeso per poi trasformarsi verso i trent’anni in una donna dalla rara classe e bellezza mediterranea.

 

Maria Anna Cecilia Sofia Kalogeropoulos, è stata un soprano greco, in possesso della nazionalità statunitense e naturalizzata italiana fino al 1966, quando vi rinunciò per ottenere quella greca.

Regina indiscussa della lirica appellata di volta in volta come Diva, Divina, Dea e consimili, nacque a New York dove i genitori di origine greca si erano trasferiti. Sul giorno preciso della sua nascita vi è una certa confusione da ricercarsi nel fatto che a quanto pare i genitori, per rimediare la perdita del figlio Vasily, morto durante un’epidemia di tifo a soli tre anni, avrebbero voluto un maschio, tant’è che quando la madre apprese di aver dato alla luce una bambina, per i primi giorni non volle nemmeno vederla, mentre il padre non si curò nemmeno di registrarla all’anagrafe.
La sua infanzia fu ad ogni modo tranquilla, anche se a soli cinque anni, un fatto tragico rischiò di spezzarle la vita: investita da un’auto nella 192ma strada di Manhattan, rimase in coma per ventidue giorni prima di riprendersi.

Maria aveva una sorella maggiore di sei anni, Jakinthy detta Jackie, la prediletta in famiglia, che prendeva lezioni di canto e pianoforte, mentre Maria era costretta solo ad ascoltare da dietro la porta. Con la differenza che lei riusciva ad imparare subito quello che la sorella apprendeva con tanta difficoltà. Non a caso, a soli undici anni partecipò alla trasmissione radiofonica “L’ora del dilettante”, cantando “La Paloma” e vincendo il secondo premio.
La madre dopo il divorzio decide di tornare in Grecia con Maria che nel 1937 entra al conservatorio di Atene, saranno anni non facili per la giovanissima Callas, ma i suoi primi successi hanno inizio proprio in Grecia.
Torna negli Stati Uniti per riabbracciare il padre e per non perdere la cittadinanza americana.

Nel 1947 è in Italia, a Verona dove conosce il suo futuro marito, Giovanni Battista Meneghini, amante delle opere d’arte e della buona tavola. Li dividevano 37 anni di differenza e la Callas, forse, non l’amò mai.
L’Italia porta fortuna allo scalpitante soprano, nascono amicizie importanti, fondamentali per la sua carriera e la sua vita. Trionfi e consensi entusiasti si susseguono in tutto il mondo.
Nel 1959 conosce l’armatore greco Aristotele Onassis. Il loro sarà un amore distruttivo “brutto e violento” come lei stesso lo definì. Anni di passione, di amori sfrenati, di lusso e sregolatezza. Un uomo che farà soffrire moltissimo la Callas. Dalla loro unione nasce un bambino, Omero, vissuto pochissime ore.
Dopo il 1964 inizia il declino della cantante, anche se forse più in senso psicologico che artistico. Aristotele Onassis l’abbandona per Jacqueline Kennedy. La notizia la raggiunge attraverso i quotidiani come una mazzata terribile e da quel momento sarà una continua discesa verso l’oblio. La sua voce comincia a perdere smalto e intensità, così “la divina” si ritira dal mondo e si rifugia a Parigi. Muore il 16 settembre 1977 a soli 53 anni.
Le ceneri sono state disperse nell’Egeo, di lei rimane soltanto la sua voce incisa.

Estratto da biografieonline

Donna è: fare del proprio talento una risorsa. Non lasciarsi abbattere, ma trovare dentro noi stesse la forza di reagire e superare le difficoltà della vita

 

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