Dalle donne per le donne – Violenza carnale

«Un medico stregone (psichiatra) mi disse che violento le donne perchè ne ho paura e non mi sento in grado di stare al loro gioco. Un altro disse che sono incapace di rapporti sessuali normali perchè considero il sesso come nient’altro che uno sfogo di energia e non un modo di esprimere-condividere il mio amore per una donna particolare. Un altro avanzò la teoria che commettevo violenza per vendicarmi di mia madre.
In queste teorie c’è del vero, e sovente io le cito quando sorge la necessità di giustificare-razionalizzare il mio comportamento. Ma c’è una cosa di cui i più, compresi gli stregoni, non tengono conto: la ragione principale per cui faccio quello che faccio è che lo stupro ha un fortissimo potere stimolante ed eccitante. È un gran divertimento.»

JUNE BUNDY CSIDA E JOSEPH CSIDA, Rape, how to avoid it and what to do about it if you can’t, Chatsworth (California) 1974)

La violenza carnale (o stupro) “consiste nel costringere taluno (anche se di ugual sesso) con violenza o minaccia a congiunzione carnale”. (dal Dizionario enciclopedico italiano)

La violenza è un crimine contro le donne e i bambini (che ne sono vittime assai più sovente di quanto si creda), crimine che si può considerare come l’espressione estrema dell’atteggiamento negativo e del disprezzo per la donna di qualsiasi età.
La violenza carnale o stupro è la concretizzazione esasperata di alcuni stereotipi sulla donna, molto diffusi nella nostra società. La donna, secondo tali schemi, “appartiene” all’uomo e se non ne è visibilmente protetta rappresenta un’avventura facile, una “che ne va in cerca”. Sovente la donna è vista come oggetto sessuale passivo, “fatta per essere violentata”.
Il problema va assai al di là dell’autore materiale dello stupro e coinvolge molti individui che di persona non lo commetterebbero mai, ma che perdonano e giustificano la violenza altrui, uomini che danno spesso la colpa alla vittima e che non sentono la necessità di drastiche riforme delle procedure dirette a far osservare la legge.
Inoltre a livello più o meno inconscio, gli uomini si rendono conto che l’esistenza dello stupro tende a vincolare la donna alla “protezione” maschile, a una dipendenza che purtroppo molti di loro desiderano perpetuare.
Chi sono gli stupratori? Lo stupratore in gran parte ha l’aspetto e i modi della gente normale, e non è quindi facile distinguerlo. Spesso lo stupro è premeditato e sembra avere molte motivazioni diverse.

Secondo una psicologa di New York, “In virtù del loro sesso, tutti gli uomini si può dire, sono stupratori potenziali; ma la definizione è generica. Per l’uomo pensieri e fantasie sulla violenza carnale sono “normali” [virgolette nostre], ma per l’uomo sano restano allo stadio della fantasia, mentre allo stupratore evidentemente la fantasia non basta”.
(CAROL V. HOROS, Rape, New Canaan (Connecticut) 1974)

C’è una grossa differenza tra concedersi una fantasia e realizzarla: il fatto che tanti uomini si sentano liberi di realizzarla è un altro preoccupante esempio di come lo stupro sia spia di una piaga assai più grave dell’atto in sè, e rifletta un diffuso atteggiamento sociale che continua a incrinare la possibilità di rapporti più umani tra l’uomo e la donna.
Alcuni hanno bisogno di sentirsi potenti, altri di dimostrare la propria “virilità” a se stessi e ai propri simili; altri di “violare” la proprietà altrui; altri di essere fisicamente violenti per arrivare alla soddisfazione sessuale; altri credono di prendere semplicemente  quanto è loro “dovuto” dalle amiche o dalle conoscenti.
Nessuna di queste ragioni giustifica l’atto della violenza carnale. Speriamo che venga il giorno in cui saranno in pochi ad avere delle esigenze così distorte.
Cosa importante da ricordare: pur offrendo aiuto, nè la polizia, nè il tribunale, nè gli uomini riusciranno a mettere fine alla violenza carnale. Saranno le donne a farlo.

Tratto da: “Noi e il nostro corpo – scritto dalle donne per le donne, 1974

Donna è: frenare il fenomeno della violenza carnale, infrangere i miti, sostenere le vittime ed educare i figli ad avere un giusto rapporto con il sesso.

 

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *