Mark Spitz è un famoso nuotatore statunitense passato alla storia per aver vinto ben sette medaglie d’oro alle Olimpiadi di Monaco di Baviera (Germania) nel 1972, stabilendo nuovi record del mondo in tutte le sette gare. Un’impresa che gli fruttò un successo straordinario in un’Olimpiade che divenne tristemente famosa, ahimè, per l’attentato terroristico avvenuto all’interno del villaggio olimpico.
Nato a Modesto in California nel 1950 in una famiglia di origine ebraica, Mark è il primo di tre figli. All’età di diciotto anni partecipa alla sua prima Olimpiade di Città del Messico (1968), vincendo due ori assieme ai suoi compagni di squadra nelle staffette di stile libero, un argento e un bronzo nelle gare individuali.
Dalla competizione egli esce deluso, convinto come era di poter conquistare cinque ori così come era avvenuto l’anno precedente ai Giochi panamericani, manifestazione sportiva multi-disciplinare organizzata ogni quattro anni e riservata agli atleti dei paesi del continente americano.
Quattro anni dopo all’Olimpiade di Monaco di Baviera l’atleta appare più cauto e molto concentrato, e ottiene la sua rivincita: sale incredibilmente sul podio ben sette volte!
Mark Spitz e la sua impresa, che resterà unica per lunghi anni, rimarrà nella memoria di molti. Occorrerà attendere il nuovo millennio affinchè in Cina, alle Olimpiadi di Pechino del 2008 il giovane nuotatore statunitense Michael Phelps conquisterà ben otto medaglie d’oro.
Mark Spitz lascerà Monaco prima della conclusione dei Giochi, edizione tragica che ha lasciato l’amaro in bocca a tutto il mondo sportivo, e nonostante la sua giovane età abbandona il nuoto.
Un tentativo di ritornare alle competizioni Spitz lo mette in atto all’età di 41 anni, tentando inutilmente di qualificarsi per le Olimpiadi di Barcellona del 1992. Il produttore e regista cinematografico Bud Greenspan, noto per i suoi numerosi film sui Giochi olimpici gli aveva infatti offerto un milione di dollari se fosse riuscito nell’impresa.
Commento: accidenti se Mark Spitz ha lasciato il segno! Me lo ricordo come fosse ora! Poi quell’anno ebbi il mio primo diario scolastico, e a quel tempo avere un diario era considerato un lusso, per i compiti a casa si usava scrivere un appunto sul quaderno. Fu distribuito a scuola per iniziativa non ricordo di quale ente, e conteneva delle bellissime immagini con le notizie su quell’Olimpiade che fu oscurata un po’ dai tristi accadimenti.
Mark Spitz primeggiava con tutte quelle medaglie d’oro… e poi era tutto sudore e fatica… niente cuffie, costumini aerodinamici.. 😀 solo allenamenti su allenamenti e tanta volontà. Per noi, ragazzi, è stato un bell’esempio di dedizione e sacrificio!
Leda