Villa “Contarini“
Piazzola sul Brenta ~ PADOVA
“Per ricchezza architettonica, per larghezza di spazi, nell’amplissima distesa di parchi e di acque, in una concezione unitaria e grandiosa di tutto l’assieme può essere paragonata ad una vera e propria Reggia”.
Guido Perocco
Villa Contarini è una tra le più famose ville nel dominio della Repubblica di San Marco. Acquisita dai Carraresi, signori di Padova, fu ereditata da un membro della famiglia Contarini.
Fino alla seconda metà del Seicento la villa rimase dimora rurale: fu, infatti, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia e facendone uno straordinario “luogo teatrale”.
Il corpo centrale palladiano dell’edificio monumentale venne costruito a metà del 1500, mantenendo il basamento e la parte sotterranea di un precedente castello medioevale.
Le espansioni laterali sono il risultato di ampliamenti avvenuti nel corso del 1600, sotto l’influsso delle idee di ricchezza e teatralità del barocco.
A conferire imponenza all’insieme non è solo la villa vera e propria con i suoi quasi 200 metri di fronte, ma anche l’antistante grande piazza chiusa ad emiciclo da un corso di fabbrica a destinazione abitativa, appoggiato sulle gigantesche colonne di un bel porticato.
Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore, completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco.
Si era nell’epoca della rivoluzione industriale di fine Ottocento, quando Paolo Camerini attuò un razionale e sofisticato progetto urbano di sviluppo sociale-industriale che trasformò il paese. Avendo come fulcro la villa dei Contarini, fu disegnata una città a maglia ortogonale ove sorsero numerosi opifici, tra i quali lo Jutificio con la caratteristica, altissima, ciminiera che ancora si profila all’orizzonte.
LA IUTA
È una fibra vegetale simile alla canapa, che viene estratta dalla macerazione del fusto di diverse specie del genere Corchorus, piante erbacee annuali della famiglia Tigliacee, coltivate in India e nell’Estremo Oriente.
La fibra della iuta è difficilmente imbiancabile, tende al giallognolo o al grigio argento ed è poco regolare. Per la sua particolare resistenza viene impiegata quasi esclusivamente per tessuti radi e grossolani, tele da sacco, cordami, stuoie e tappeti rustici.
La famiglia Camerini realizzò quattro centrali idroelettriche per alimentare le attività industriali, sfruttando i salti sulla roggia Contarina, una delle più antiche del bacino del Brenta.
La città ai primi del Novecento, inoltre, beneficiò di un collegamento ferroviario per favorire il trasporto delle merci. Nelle intenzioni dei Camerini era previsto anche un porto fluviale sul vicino fiume Brenta.
Cessato il periodo legato ai Camerini, la villa subì un nuovo periodo di abbandono fino all’acquisto alla metà del secolo scorso da parte del professor Giordano Emilio Ghirardi, e la successiva cessione alla Fondazione a lui intitolata.
Dal 2005 la villa è di proprietà della Regione Veneto che si è impegnata alla sua valorizzazione: periodicamente ospita concerti ed eventi culturali, oltre a essere offerta come luogo ideale nel quale ambientare convegni, riunioni e ricevimenti pubblici e privati.
L’attribuzione del disegno della villa ad Andrea Palladio è incerta e controversa, è più ipotizzabile che il grande architetto abbia contribuito in modo indiretto.
Tra le numerose stanze della villa la più nota e originale è la Sala della Musica detta “della chitarra rovesciata” che per la sua particolare forma regala eccezionali qualità acustiche, tanto che ancor oggi è luogo di incisione per molti gruppi ed orchestre da camera italiane e straniere.
“Sala della chitarra rovesciata”
Nascosti alla vista degli invitati, gli elementi di un’orchestra suonavano utilizzando l’intera sala e specialmente il soffitto ’modellato’ come un’immensa cassa armonica, in modo che la musica fluisse attraverso il foro e scendesse sugli ospiti stupefatti accomodati al piano inferiore.
Godette di questo grandioso spettacolo anche il duca di Brunswick Ernesto Augusto, alleato dei Veneziani nella guerra contro i Turchi, allorquando nel 1685 fu ospitato nella villa di Marco Contarini.
Il Contarini, amante della musica e del teatro, non aveva trovato nella villa una sala abbastanza spaziosa da destinare ai balli e alle feste che contenesse anche l’orchestra. La soluzione fu trovata ampliando in altezza il salone centrale. Su di esso, al primo piano, si apre una balconata che corre attorno alle pareti della sala; la copre un semplice soffitto piano decorato a stucchi aperto al centro da un pertugio ottagonale che la collega a un’identica stanza posta al di sopra, al secondo piano. Qui, intorno all’apertura, trovavano posto i musicisti.
Il suono degli strumenti amplificato dal soffitto della stanza e dalle capriate del tetto, con il quale è collegato attraverso sottili aperture, scende nel salone sottostante ove si svolge la festa. Anche questa originale invenzione, unica nel suo genere, serviva per stupire gli ospiti; risaliva al gusto cinquecentesco della ricerca del “meraviglioso”, così come la prospettiva dei due corridoi laterali che sommati son ben 178 metri.
Il grande sviluppo seicentesco della villa è legato alla passione di Marco Contarini per l’arte teatrale e musicale, tanto che Piazzola costituì uno dei più importanti luoghi di invenzione e di diffusione del melodramma e del concerto strumentale.
Presso i chiostri del Loco delle Vergini, sul retro degli edifici che oggi delimitano la Piazza, oltre al Conservatorio vi erano un grande teatro e una tipografia utilizzata per la stampa di testi e partiture musicali.
Le attività che si svolgono nella villa sono interamente finalizzate al mantenimento della stessa e alla promozione degli scopi istituzionali della Fondazione G. E. Ghirardi ONLUS che ha la sua sede nella villa.
È un’istituzione senza fini di lucro che accoglie e promuove avvenimenti culturali e iniziative di utilità sociale collaborando con istituzioni nazionali e internazionali. I suoi scopi sono sia la ricerca medico-scientifica e l’informazione sulla salute e la prevenzione, sia la valorizzazione del patrimonio monumentale e culturale della Villa di Piazzola.
Il Mercatino dell’Antiquariato
Il piazzale antistante la villa e le zone limitrofe ogni ultima domenica del mese ospitano uno dei Mercatini dell’Antiquariato più belli d’Italia. Nato nel 1979 per iniziativa della Pro-Loco, si allarga dalla cornice pittoresca della piazza Paolo Camerini antistante la villa, fino a occupare le vie del centro e le logge palladiane.
Nell’estate del 1998 nell’incantevole anfiteatro Camerini di villa Contarini è stato ospitato il Festivalbar.
Dal 2011 nel mese di luglio si tiene ogni anno l’Hydrogen Live Festival con un programma ricco di concerti di artisti nazionali e internazionali. Il festival nato nel 2008 da un’iniziativa del comune di Piazzola sul Brenta con il nome iniziale di ‘Piazzola Live Festival’, fin dalle prime edizioni ha ospitato artisti nazionali e internazionali di ogni genere musicale. Dalla quinta edizione, nel 2012, ha iniziato ad ospitare anche comici e attori, oltre agli artisti musicali.
MAGICO VENETO
Le Ville Venete