La suora gitana

                            a José Moreno Villa

Silenzio di calce e mirto.
Malva nell’erba sottile.
La suora ricama viole
su una tela paglierina.
Volano nel lume grigio,
i sette uccelli del prisma.
La chiesa grugnisce lontano
come un orso pancia all’aria.
Che bel ricamo! Che grazia!
Sulla tela paglierina,
lei vorrebbe ricamare
fiori della fantasia.
Che girasoli e magnolie
fitti di nastri e lustrini!
Che zafferani e che lune,
sulla tovaglia da messa!
Cinque arance rosso sangue
si addolciscono in cucina.
Le cinque piaghe di Cristo
tagliate ad Almerìa.
Ma negli occhi della suora
due cavalieri galoppano.
Un rumore ultimo e sordo
le distacca la camicia,
e guardando nubi e monti
nelle tese lontananze,
le si sta spezzando il cuore
di zucchero e di melissa.
Oh!, che ripida pianura
con venti soli nel cielo!
Che fiumi levati in piedi
scorge la sua fantasia!
Ma continua coi suoi fiori,
mentre in piedi, nella brezza,
la luce gioca agli scacchi
verticali della grata.

Federico García Lorca

 

Federico García Lorca (1898-1936) poeta e drammaturgo spagnolo, voce tra le più originali del Novecento spagnolo.
Nato in una famiglia di piccoli proprietari terrieri, Lorca fu per vari aspetti un ragazzo prodigio ma con un complesso carattere.
Appartenne alla cosiddetta generazione del ’27, una costellazione di autori della letteratura spagnola che si fece conoscere nel panorama culturale spagnolo intorno all’anno 1927. Amico di Salvador Dalì e Luis Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente impressionisti.
Scoppiata la Guerra civile spagnola venne ucciso da ignoti, quasi sicuramente legati al nazionalismo franchista.
Talvolta ridotto a cantore folkloristico dell’Andalusia per raccolte come il Romancero gitano (1928), suo primo successo popolare, García Lorca in realtà superò questa posizione raccogliendo suggestioni derivate sia dalla tradizione spagnola seicentesca sia dalle moderne avanguardie.
Tra le raccolte: Poeta en Nueva York (scritto tra il 1929 e il 1930 e pubblicato nel 1940); tra le pièces teatrali: Bodas de sangre (1933), Casa de Bernarda Alba (1933).

 

 

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