LE INTOLLERANZE

Alcune reazioni al cibo non sono reazioni allergiche. Per esempio, l’intolleranza alimentare differisce dall’allergia alimentare poichè non interessa il sistema immunitario.
L’intolleranza, infatti, comporta una reazione nel tubo digerente che induce disturbi intestinali. Per esempio, alcune persone sono prive dell’enzima necessario per digerire lo zucchero contenuto nel latte (lattosio).

In alcune persone, gli additivi alimentari possono provocare una reazione simile a quella allergica. Per esempio il glutammato monosodico (MSG), alcuni conservanti (come metabisolfito) e i coloranti (come tartrazina, colorante giallo contenuto nei canditi, bibite analcoliche e altri cibi) possono causare sintomi come asma e orticaria.
Allo stesso modo, l’ingestione di alcuni cibi come formaggio, vino e cioccolata, induce emicrania in alcuni soggetti.

Tratto da: Il manuale della salute per tutta la famiglia – Merck, Raffaello Cortina editore, Springer 2004


LE ALLERGIE

La prima volta che si assume una determinata sostanza e viene riconosciuta come un “nemico” dall’organismo, avviene una sensibilizzazione verso tale sostanza (allergene) e una predisposizione di anticorpi specifici di difesa (è il sistema immunitario, lo stesso meccanismo avviene anche con le vaccinazioni).
La volta successiva che si viene a contatto con l’allergene, verrà riconosciuto e si scatenerà un attacco degli anticorpi, dando origine a tutta una serie di manifestazioni (irritazioni cutanee, edema, prurito…) che nel caso dell’allergia metterà in allarme la persona, un avviso a non usare più quella sostanza (nel caso delle vaccinazioni verrà aggredito il virus o il batterio impedendo così lo sviluppo della malattia, o attenuando gli effetti evitando così le complicazioni).
Quando la reazione allergica è eccessiva vengono rilasciate delle sostanze, in particolare l’istamina, che determina una reazione infiammatoria generalizzata e una serie di manifestazioni gravi, come l’edema alla glottide, definite con il termine shock anafilattico (come nel caso del veleno di alcuni insetti).
L’effetto dell’istamina può essere arrestato inibendo la sua attività con un farmaco antagonista: l’antistaminico, che ha un effetto sedativo, con perdita di concentrazione e riflessi, effetto intensificato dal consumo di alcol.


IL SISTEMA IMMUNITARIO

Il sistema immunitario ha il compito di proteggere l’organismo dall’invasione di sostanze estranee o pericolose. Le sostanze che stimolano una risposta immunitaria nell’organismo vengono denominati antigeni.

Gli antigeni possono essere localizzati all’interno o sulla superficie di batteri, virus, altri microorganismi e cellule tumorali; possono esistere anche come sostanze indipendenti, per esempio, il polline o gli alimenti.
Una normale risposta immunitaria dell’organismo consiste nel riconoscimento di un antigene estraneo e nella mobilitazione di forze per difendersi e attaccarlo.
Le malattie del sistema immunitario insorgono:

  • quando l’organismo genera una risposta immunitaria contro se stesso (patologia autoimmune)
  • quando l’organismo non riesce a generare risposte immunitarie adeguate contro l’invasione di microrganismi (patologia da immunodeficienza)
  • quando una normale risposta immunitaria ad antigeni estranei danneggia i tessuti normali (reazione allergica).

Il primo meccanismo di difesa contro gli invasori è rappresentato da alcune barriere meccaniche o fisiche: la cute, la cornea dell’occhio, le membrane di rivestimento (mucose) dell’apparato respiratorio, digerente, urinario e riproduttivo. Finché queste barriere rimangono integre, molti invasori non possono entrare nell’organismo. Se una di queste barriere viene interrotta, per esempio, se ustioni diffuse danneggiano gran parte del tessuto cutaneo, il rischio di infezione aumenta. Inoltre, le barriere sono protette da secrezioni che contengono enzimi capaci di distruggere i batteri, esempi sono dati dalle lacrime presenti a livello oculare e dalle secrezioni prodotte dall’apparato digerente e dalla vagina.

Il meccanismo di difesa successivo implica l’azione dei globuli bianchi, i linfociti, che si spostano nel sangue e nei tessuti, alla ricerca di microrganismi e altri invasori da attaccare.
Il sistema immunitario per poter distruggere gli invasori li deve per prima cosa riconoscere, cioè deve essere in grado di di distinguere ciò che è diverso da sè (estraneo) da ciò che gli appartiene. Il sistema immunitario è in grado di fare questa distinzione, poichè tutte le cellule presentano delle molecole di identificazione caratteristiche ed estranee sulla loro superficie.

Il sistema immunitario comprende diversi organi, oltre alle cellule sparse in tutto l’organismo. Tali organi vengono classificati in organi linfatici primari o secondari:
gli organi linfatici primari, il timo e il midollo osseo, sono le sedi in cui vengono prodotti i globuli bianchi;
gli organi linfatici secondari comprendono la milza, i linfonodi, le tonsille, il fegato, l’appendice e le placche di Peyer localizzate nell’intestino tenue. Questi organi intrappolano i microrganismi e le altre sostanze estranee e forniscono un posto dove le cellule mature del sistema immunitario si possono raggruppare, interagire tra loro e con le sostanze estranee e generare una risposta immune specifica.
I linfonodi sono disposti nell’organismo in posizioni strategiche connessi da un ampio reticolato di vasi linfatici, che agiscono come sistema circolatorio del sistema immunitario.

Il sistema linfatico trasporta i microrganismi, le sostanze estranee, le cellule tumorali e le cellule morte o danneggiate, dai tessuti ai linfonodi e poi nel torrente circolatorio.

Il manuale della salute per tutta la famiglia – Merck, Raffaello Cortina editore, Springer 2004


Nota bene: questa non è una testata medica, le informazioni fornite da questo sito hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale, pertanto occorre sempre fare riferimento al proprio medico di famiglia o al pediatra.