I modi di produzione dell’informazione, cioè la raccolta, la gestione e la distribuzione delle informazioni sono già cambiati, stanno cambiando e cambieranno ancora di più; ma c’è qualcosa che non cambia: l’istituzionale fondamento del giornalismo cioè il giornalismo come mediazione tra la fonte e il destinatario dell’informazione.
Al di fuori dei miti, questo è il vero fascino della professione giornalistica: di contribuire alla crescita civile della società; e, nella misura in cui il giornalista riesca a limitare o a controllare i condizionamenti del sistema e ad esprimersi come operatore capace e onesto, questo è il suo grande potere: un potere inteso come servizio, reso all’unico legittimo detentore di esso, il cittadino.
Sergio Lepri
*Immagine Pixabay