Ma ce ne sono due di morali

«Eh no! Perchè declamare tanto contro le passioni? Non sono forse l’unica cosa bella che esista sulla faccia della terra? La gran sorgente dell’eroismo, dell’entusiasmo, della poesia, della musica, delle arti, del tutto insomma.»
«Ma occorre pure seguire un po’ la pubblica opinione, rispettare la sua morale» (Emma)
«Aah! Ma ce ne sono due di morali: ce n’è una piccola così, la morale convenzionale, quella degli ometti, che muta secondo il profitto e sbraita forte e s’agita in basso, terra terra, come quell’accolta d’imbecilli che potete contemplare. Ma l’altra, la morale eterna sta tutta intorno e al di sopra, come il paesaggio che ci avviluppa e il bel cielo azzurro che ci illumina.» (Rodolphe)

Rodolphe s’era riaccostato a Emma, le diceva in fretta, a bassa voce:

«Non vi rivolta forse questa congiura generale? C’è un solo sentimento che ne sia risparmiato? Gli istinti più nobili, le simpatie più pure sono oggetto di persecuzione, di calunnia. Se due povere anime finalmente s’incontrano, vi è subito organizzato tutto perchè non possano congiungersi. Eppure debbono reagire, debbono sbattere le ali, debbono chiamarsi le anime che son fatte l’una per l’altra.»

Gustave Flaubert, Madame Bovary

 

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