Parole e passione – Erri De Luca

CONSIDERO VALORE

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca


Foto di @Alessandro Petrocco

Il silenzio non è uno stato di quiete, ma una tensione,
quella di un gorgo in cui i suoni
si avvitano attratti verso il fondo.

Il presente è la sola conoscenza che serve.

 

La marea umana che si sposta dal Sud e dall’Est del mondo non può essere materialmente fermata; ci cambierà i connotati come già adesso ci permette di sostenere le nostre economie traballanti, risollevare i nostri indici di natalità e riempire le scuole: l’Italia è geograficamente un luogo di passaggio e di attraversamento; siamo così da sempre e continueremo ad esserlo, a dispetto di qualunque arcigno o distratto governante.

Oggi ci troviamo ad assistere al più grande movimento di esseri umani sulla faccia della terra e questo movimento di miriadi di esseri umani si sposta per cercare di raggiungere il nostro continente. Siamo contemporanei di una gigantesca avventura epica, un’epopea colossale.

Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio,
esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.

Sono stato militante politico della sinistra rivoluzionaria di questo Paese negli anni ’70: quello era “impegno” totale che coinvolgeva le vite. Scrivere una canzone e cantarla, scrivere una storia e portarla in giro, non rientra sotto la specie dell’ “impegno”. Se uno ha bisogno di lanciare dei messaggi, è meglio che faccia dei comizi.

Ancora non era arrivato per me il giorno prima della felicità.
Lo volevo sapere, non volevo che all’improvviso capitava e non me ne accorgevo il giorno prima.

 

La felicità è un agguato.
Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così.

Quando l’appartenersi di una donna e di un uomo diventa possesso, allora si può essere perduti, perché si perde solo ciò che si possiede.

I baci non sono anticipo d’altre tenerezze,
sono il punto più alto.

 

Daria Bignardi intervista Erri De Luca, da non perdere… sa di saggezza antica…

Alcune mie recensioni:

Il peso della farfalla

Il giorno prima della felicità

 

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