Sintetizzando le varie scuole di pensiero, una definizione del valore simbolico di ciascun colore può essere la seguente:
BLU – E’ il colore della notte, della passività, della quiete. E’ il colore della mediazione, delle sensazioni, del cielo, della trascendenza dell’eterno dell’infinito impenetrabile e misterioso.
Pace, calma, tranquillità, comprensione, tolleranza, energia mentale e profondità di sentimenti, sono rappresentati da questo colore che evoca anche il bisogno di amore, di affetto, di tenerezza.
L’archetipo del blu è l’acqua, il mare, ma anche il cielo. Chi lo preferisce desidera situazioni serene, armonia ed intesa profonda nelle relazioni umane.
GIALLO – È il colore del giorno, della luce, permette l’attività, ma non la impone. Rappresenta la spontaneità, la lucidità di coscienza, l’espansione, l’investigazione, l’ambizione, la curiosità, il nuovo, l’emozionalità legata all’effimero.
Evoca il benessere, il grano maturo, il bisogno di aspirare a qualcosa, il desiderio di liberarsi dai limiti, da tutto ciò che è un ostacolo.
L’archetipo del giallo è la luce, l’infinito e il Sé.
VERDE – E’ il colore della natura, è composto dalla fusione del blu con il giallo.
È il colore dell’Io, della vitalità, della speranza, della vita vegetativa, del riposo come energia frenata e incanalata, se controllata esprime la difesa, la tenacia ed evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione. Rappresenta la perseveranza e la fiducia in se stessi.
L’archetipo del verde è l’albero.
ROSSO – È un colore stimolante. Rappresenta l’eccitazione, l’operatività, l’energia vitale, il dominio, e il desiderio.
Può essere offensivo, trascinante, competitivo. Evoca il bisogno di agire.
Il rosso cinabro (colore viola) è legato al fuoco; il rosso carminio (rosso sangue) è legato alla lotta; il rosso porpora alla regalità e all’autorità.
L’archetipo del rosso è il fuoco, l’energia.
VIOLA – È il colore della sintesi (rosso=attivo/blu=passivo), dell’androgino.
E’ il colore dell’ambivalenza del fascino, della suggestione, della simbiosi, dell’identificazione.
La tonalità viola-indaco (carico di rosso) è ancora carica di bruciante energia, di un senso crepuscolare, della sofferenza. La tonalità viola-lilla (carico di chiaro) si avvia a essere il colore dell’equilibrio, dell’autorealizzazione.
L’archetipo del viola è il crepuscolo, l’immagine dell’aria sospesa tra il rossore del giorno e il blu della notte.
MARRONE – Si connette alla madre terra, la grande madre (grembo e tomba).
È il colore che rappresenta la sensazione applicata ai sensi, ma indica anche le radici, il focolare, un certo tipo di sicurezza.
L’archetipo del marrone è la terra.
GRIGIO – È la terra di nessuno, la neutralità, il confine.
È il colore del disinteresse, del rifiuto di tutto ciò che è eccitante; il colore della nebbia, dell’essere impersonale che in alcune persone è come una difesa, uno schermo.
L’archetipo del grigio è la cenere.
NERO – E’ l’assenza della luce è il colore del caos, del primitivo della distruzione, della catastrofe.
E’ il colore dell’intransigenza, dell’intolleranza, della sventura della morte (lutto/ depressione). Come il Bianco, anche il Nero ha il senso dell’assoluto.
L’archetipo del nero sono le tenebre.
BIANCO – La fusione di tutti i colori dello spettro, non contiene alcuna tonalità dominante di altri colori e quindi rappresenta la libertà, la perfezione, l’ascesi.
È il colore della trasparenza, dell’illuminazione, della purezza, della nuova vita.
L’archetipo del bianco è l’assoluto e la luce.
Uno studio approfondito del simbolismo psicologico del colore (e della forma geometrica sintonica al colore) è stato eseguito dallo psicologo svizzero Max Lüscher che ha ideato il famoso “test dei colori di Lüscher” che analizza lo stato d’animo di un soggetto in base alla sua preferenza di colori.