Nel IV secolo dopo la pace costantiniana si sviluppò il Monachesimo cristiano, quando i cosiddetti Padri del deserto abbandonarono le città per vivere in solitudine nei deserti d’Egitto, di Palestina e di Siria. Molti monaci, eremiti e anacoreti sceglievano una vita fatta di silenzio e di preghiera per tendere alla perfezione attraverso la penitenza, rinunciando completamente al mondo e seguendo lo stile di vita di Cristo per avvicinarsi meglio a Dio.
Gli ideali monastici si diffusero in Europa occidentale fra il V e VI secolo attraverso la letteratura agiografica, vennero fondati i monasteri e adottato il sistema delle regole, che aveva lo scopo di organizzare la vita comunitaria. Tra le regole più famose si ricorda quella di San Benedetto da Norcia, esemplificata nel motto: Ora et labora (prega e lavora).
I monasteri divennero non solo centri religiosi, ma anche economici e di diffusione e conservazione della cultura. Nelle biblioteche dei monasteri furono raccolti, conservati, copiati e tradotti moltissimi testi classici che, in tal modo, si salvarono dalla distruzione.