Li chiamavamo per nome

Bravo cecchino, bravo. Li chiamavamo per nome… i nomi ci servivano, ci servivano a riconoscerli, a identificare il più spietato, quello che se c’era da decidere se ammazzare il padre o il figlio… il padre o il figlio?… Ammazzava il figlio?…
Perché se ammazzi il padre sotto gli occhi del figlio, il figlio un giorno ti presenterà il conto, magari tra 10 anni, ma ti presenterà il conto. Se ammazzi il figlio sotto gli occhi del padre, al padre gli porti via l’anima, il coraggio, la voglia di combattere e di difendersi. Ne fai fuori due con un colpo solo. Semplice contabilità.
Ecco cos’era Srebrenica e l’assedio, una contabilità sull’anima. Ed era solo l’inizio.

di Roberta Biagiarelli e Paolo Rumiz
dal podcast: Srebrenica – Il genocidio dimenticato

*Immagine Pixabay

 

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